Libero l’assassino di Alessandro Polizzi: la Cassazione non fissa udienza e viene scarcerato

È stato liberato il killer di Alessandro Polizzi, il giovane ucciso nel 2013 in casa per aver difeso la fidanzata. La Cassazione non ha fissato l'udienza.

Libero l’assassino di Alessandro Polizzi: la Cassazione non fissa udienza e viene scarcerato

È stato liberato il killer di Alessandro Polizzi, il giovane ucciso nella notte del 25 marzo 2013 per aver difeso la fidanzata dalla furia del padre del suo ex. La Cassazione pare non abbia firmato l’udienza e quindi l’assassino è tornato a piede libero. A commettere l’errore è stata la procura di Firenze, responsabile di non aver trasmesso il fascicolo processuale. Indignata la famiglia della vittima, che ha pubblicato le foto del massacro di Alessandro sui social, dicendo che l’Italia è il paese degli assassini liberi.

Al dolore della famiglia si aggiunge quello della fidanzata di Alessandro e di tutti gli amici che hanno trovato ingiusto quanto successo. Il killer del giovane perugino è il 60enne Riccardo Menenti, che era stato condannato all’ergastolo: la sua difesa però ha fatto ricorso al terzo grado di giudizio.

La data dell’udienza però non stata mai inviata e i termini sono ormai decorsi per cui il killer è stato scarcerato. Lo dice il codice penale, è tutto in regola, ma in tutto questo non c’è nulla di giusto per la famiglia di Alessandro che ha visto uccidere il figlio per ben due volte.

La famiglia per protestare ha organizzato una manifestazione sotto la sede del ministero della Giustizia, mentre a prendersi carico della situazione è stato il ministro Alfonso Bonafede, che ha inviato gli ispettori al tribunale di Firenze per fare i dovuti accertamenti. L’omicidio di Alessandro Polizzi è avvenuto mentre il giovane si trovava insieme alla sua fidanzata, Julia, Tosti, nell’appartamento di via Ettore Ricci, che condividevano insieme a Perugia.

Durante la notte si è presentato nella loro casa Riccardo Menenti, armato di pistola. L’uomo voleva vendicare il figlio Valerio, ex di Julia, che era stato pestato tre volte proprio a causa della nuova relazione che la ragazza intratteneva con Alessandro. L’uomo ha sfondato la porta e ha colpito Alessandro con uno sparo, poi voleva punire Julia, ma il giovane per difenderla si è messo davanti.

Così Menenti ha preso uno svitabulloni e ha ucciso Alessandro. Ad attendere l’uomo in fuga c’era il figlio Simone. Entrambi erano stati arrestati e condannati.

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