Legnano, testimoni di Geova negano trasfusione alla figlia in fin di vita. Interviene il pm (2 / 2)

“Inoltre agli occhi di Dio il sangue rappresenta la vita. Pertanto non accettiamo il sangue non solo per ubbidienza a Dio, ma anche in segno di rispetto per lui in quanto datore di vita” si puo ancora leggere in merito a questa controversa tematica.

 

I medici, però, non si sono arresi ed hanno chiesto l’intervento delle autorità.

La bimba era in fin di vita e per salvarla era necessaria una trasfusione. Sono intervenuti dunque i carabinieri del Radiomobile di Legnano che, dopo aver raccolto le testimonianze dei medici, hanno contattato la procura presso il tribunale dei minori di Milano.

 

Il pubblico ministero in turno ha sospeso, dunque, la potestà genitoriale dei coniugi in modo temporaneo, ordinando l’esecuzione della trasfusione di sangue.

Si tratta di un gesto che probabilmente scatenerà delle polemiche fra i credenti della comunità, ma la riflessione è sottile: quale Dio può essere contro i rimedi per salvare la vita, quella stessa vita che lui ha donato?

 

Quale Dio può considerare bravi i genitori che preferiscono far morire la figlia pur di sottostare ad una regola “interpretata” dalle sacre scritture?

 

Siamo sicuri che Dio sarà più contento di veder crescere questa innocente creatura di 9 mesi!