Le gemelline siamesi separate all’Ospedale di Bergamo sono tornate a casa: stanno bene

Le due gemelline siamesi nate ad Agosto 2017 avevano il fegato in comune. Dopo mesi sono state operate all'ospedale di Bergamo, e ad oggi stanno bene e possono tornare a casa.

Le gemelline siamesi separate all’Ospedale di Bergamo sono tornate a casa: stanno bene

Le due gemelline siamesi, nate ad Agosto 2017 a Bergamo, sono state separate a Gennaio durante un intervento delicato svolto all’ospedale Papa Giovanni XXIII. L’operazione ha avuto enorme successo, ed è stata tra le poche portate a termine in Italia di questo genere. Le piccole erano unite alla nascita nella parte del corpo in cui i dotti biliari corrono e, inoltre, condividevano parte di intestino e fegato. Oggi, le gemelline stanno bene e sono tornate a casa.

Claudia, madre delle gemelline, aveva scoperto che le sue figlie erano unite durante la gravidanza, ma ha rifiutato l’aborto e, insieme al marito Federico, si sono affidati alla loro Fede, sicuri che le loro piccole sarebbero sopravvissute. Così, ad Agosto, hanno dato alla luce le loro bimbe Evelina e Elisabetta. Le piccole hanno dovuto trascorrere i primi mesi della loro vita nel reparto di neonatologia

Il 31 Gennaio 2018, le piccole sono state separate ma, prima dell’operazione complessa, il chirurgo Maurizio Cheli si è fatto benedire le mani che avrebbero “salvato” la vita delle gemelline da Don Paolo. Poi, il chirurgo insieme alla sua equipe di colleghi, è entrato in sala operatoria per più di 10 ore. Come ha raccontato il chirurgo al Corriere della Sera: “L’incidenza di nascite di gemelli siamesi è stimata in una ogni 200 mila” e poi prosegue: “Nel mondo vengono operati dai 6 agli 8 casi ogni anno. I centri più attivi sono New York e Londra. In Italia questo è il terzo caso in pochi mesi, dopo i due interventi eseguiti al Bambino Gesù di Roma su bambini nati all’estero”.

Le gemelline sono state dimesse il 4 Marzo dall’Ospedale e, di recente, sono ritornate per una semplice visita di controllo. Claudia e Federico raccontano che adesso le piccole sono più unite che mai, tanto da cercarsi sempre anche nel sonno. Un legame speciale che non è stato spezzato dopo la separazione.

La Fede per questi due genitori è stata essenziale dal momento della scoperta durante la gravidanza, tanto da decidere di non abortire. Dopo la diagnosi, la coppia si è recata a Cremona da un sacerdote chiedendo “Ce la faremo?”: la risposta avuta è sconosciuta ma, alla fine, vedendo i risultati, le loro preghiere sono state esaudite, e le loro bambine sono tornate a casa.

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