Le dichiaraziono shock del pentito: "Rifiuti? Bresciano peggio della Terra dei Fuochi"

Hanno fatto scalpore le dichiarazioni del pentito Nunzio Perrrella sui rifiuti: "Nel bresciano abbiamo scaricato più rifiuti tossici che nella Terra dei Fuochi: sono rovinati e non lo sanno".

Le dichiaraziono shock del pentito: "Rifiuti? Bresciano peggio della Terra dei Fuochi"

Rifiuti tossici, Brescia peggio della Terra dei Fuochi? Potrebbe sembrare assurdo come paragone, eppure stando alle parole del pentito Nunzio Parrella, la situazione attuale è esattamente questa. Le dichiarazioni del mafioso hanno provocato un grande shock nell’opinione pubblica, nonché non poche preoccupazioni tra i residenti di Montichiari, i primi interessati di questa assurda situazione.

Parrella rimase per trent’anni all’interno del giro delle organizzazioni malavitose, tre decadi passate a sfuttare non la droga né la prostituzione o il racket degli omicidi, bensì unicamente quello dei rifiuti – meglio se tossici. Perché lo smaltimento dei residui industriali, ha spiegato il pentito, porta molti più soldi rispetto a lavorare con prostitute e tossicodipendenti.

Il Nord è davvero rovinato – ha esclamato il criminale nel corso della trasmissione Nemo, in onda su Rai DueI rifiuti li abbiamo portati solo in Lombardia fino al 1987. Poi stava tutto pieno, e allora abbiamo iniziato a portarli anche al Sud“. Dichiarazioni forti e per certi versi inaspettate, tenendo conto che molti italiani erano convinti che situazioni come quella della famigerata Terra dei Fuochi riguardassero quasi unicamente il Meridione.

Il mafioso iniziò a trattare rifiuti negli anni ’60 come spiegato da lui stesso, perché “la monnezza è oro“, e infatti il tariffario di allora parlava chiaro: “Dieci lire al chilo per la camorra, 25 lire al chilo per la politica: ho festeggiato 2 miliardi in contanti al ristorante. E ancora mi chiamano, dopo anni. E sono grandi industriali, non piccoli“.

Parole che riportano l’attenzione su come il problema della mafia non sia circoscritto ai soli criminali “esecutori materiali” dei reati in questione bensì anche – se non soprattutto – ai “rispettabilissimi” mandanti, imprenditori al di sopra di ogni sospetto che ancora oggi operano nei rispettivi campi alla luce del sole; in realtà primi responsabili di catastrofi di questo genere poiché, senza richiesta, non vi sarebbe offerta.

Le affermazioni del pentito sono state poi corroborate da Gigi Rosa, membro del Comitato Sos Terra di Montichiari, il quale ha sottolineato che nel Comune bresciano si trovino oggi: “Sette discariche in un chilometro quadrato. Un paese dove sono stoccati 13 milioni di metri cubi di rifiuti. La situazione è critica: non sappiamo cosa respiriamo, ormai sono arrivati anche alle falde acquifere“.

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