Latina, volontario adotta il ragazzo disabile di cui si prendeva cura

Il primo caso di adozione in Italia in cui non ci sia una differenza di almeno 18 anni tra il genitore adottivo ed il figlio. Ecco la storia di Davide, il volontario che ha adottato il ragazzo disabile di cui si occupava.

Latina, volontario adotta il ragazzo disabile di cui si prendeva cura

Il Tribunale di Latina ha concesso per la prima volta nel nostro paese un’adozione senza uno dei requisiti richiesti dalla legge: la differenza di almeno 18 anni tra il genitore adottivo ed il figlio preso in carico. Grazie a questa decisione Davide, architetto di 48 anni, è diventato a tutti gli effetti il papà di Francesco, un ragazzo disabile di 32 anni.

La loro storia ha inizio quando Francesco aveva solo 12 anni, ben 20 anni fa, affidato ad una casa famiglia di Roma. Qui Davide ha iniziato il suo primo periodo di volontariato che è durato per tre mesi, mentre terminava la tesi di laurea per diventare architetto. Al termine del progetto di volontariato Davide è stato richiamato presso la struttura, e nonostante le paure del ragazzo di intraprendere un lavoro tanto delicato ed importante, ha scelto di ritornare.

Da quel momento tra Davide e Francesco nasce un rapporto che è cresciuto durante gli anni, fino a portarli a diventare una vera e propria famiglia.

Francesco, dall’abbandono alla nuova famiglia

Francesco è un ragazzo con disabilità grave abbandonato alla nascita. Durante la sua vita era stato adottato da una coppia, ma successivamente riportato presso la struttura di Roma.

Così come racconta Davide, il suo secondo periodo di volontariato è iniziato come un lavoro, ma vivendo a stretto contatto con Francesco qualcosa è cambiato. Il 48enne ed il ragazzo non sono più riusciti a vivere separati, e lo stesso papà afferma: “mi mancava l’aria se non c’era“. Quando Francesco aveva ormai 27 anni, Davide è diventato amministratore di sostegno ed ha così trasferito il ragazzo a Latina dove ha deciso di iniziare le pratiche di adozione.

L’adozione è stata inizialmente rifiutata a causa dei soli 16 anni che li dividevano. Grazie all’aiuto dell’avvocato di Davide, il giudice del Tribunale di Latina ha riconosciuto Francesco come un ragazzo bisognoso di cure costanti, e non in grado di intendere e volere, accettando la richiesta di adozione di Davide, che ora è ufficialmente il padre del ragazzo.

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