La maestra non sa trattenersi: schiaffi in testa ai bambini della materna

Bastava un bambino vivace o qualche capriccio per far scatenare l’ira della maestra d’asilo. Era solita colpire i bambini in testa. L’insegnante non potrà esercitare la sua professione per 12 mesi.

La maestra non sa trattenersi: schiaffi in testa ai bambini della materna

Prima o poi arriva il fatidico giorno: quello del primo giorno di scuola. È un passo davvero importante sia per la vita del genitore che per quello dei bambini. I piccoli, chi più chi meno, saranno contenti mentre ai genitori scapperà inevitabilmente una lacrimuccia. Ma c’è sempre un alone di angoscia sui genitori: sarà la scuola giusta? Saranno controllati i nostri piccoli? Le maestre sapranno tenere le mani al loro posto?

Purtroppo, in una classe della scuola materna di Corleone, i maltrattamenti sono divenuti l’ordine del giorno. Bastava un semplice capriccio oppure un bimbo più vivace del solito a far scattare l’ira dell’insegnante che ricorreva alle mani piuttosto che mantenere la calma. Le immagini riprese dalle telecamere parlano chiaro. L’insegnante era solita schiaffeggiare in testa i suoi alunni.

L’insegnante, una donna di 54 anni, è stata sospesa dall’esercizio di pubblico ufficio dai carabinieri. Le accuse sono di maltrattamento nei confronti di fanciulli. Per un anno non potrà esercitare la professione e sarà interdetta anche da tutte le attività inerenti al suo incarico.

Le indagini sono iniziate in seguito ad una denuncia dalla parte di una mamma dei bambini. Il figlio ha riferito alla propria famiglia di aver subito maltrattamenti da parte della maestra. In seguito sono state installate delle telecamere che hanno permesso di confermare le parole del bambino. Inoltre l’insegnante si assicurava sempre di rimanere sola con gli alunni prima di colpirli. Le indagini sono state dirette dalla Procura del Tribunale di Termini Imerese.

La maestra non era nuova di casi di violenza all’interno dell’ambito scolastico. A Marzo è stata allontanata dall’aula dai militari e dichiarata in arresto conducendola ai domiciliari. In seguito, il Tribunale Penale di Palermo ha accolto il ricorso della procura applicando così la misura cautelare della sospensione dai pubblici uffici. L’insegnante quindi sarà interdetta dalle attività connesse al suo incarico per dodici mesi. Il provvedimento è divenuto definitivo in seguito alla pronuncia della Corte di Cassazione.

Continua a leggere su Fidelity News