Isis, continua l’avanzata in Siria: in ostaggio centinaia di civili

L'Isis ha attaccato diversi villaggi ieri mattina a Nord-Est della Siria, prendendo in ostaggio centinaia di cristiani caldei. La condizione per la loro liberazione sarebbe il rilascio di diversi pericolosi esponenti dello Stato Islamico, oggi prigionieri

Isis, continua l’avanzata in Siria: in ostaggio centinaia di civili

L’Isis continua nella sua marcia trionfale che sta devastando la Siria ormai da mesi, mettendo a ferro e fuoco l’intero Paese, la cui terra è ormai pregna del sangue dei suoi figli. L’attenzione dei fondamentalisti islamici stavolta si è focalizzata in particolare su due villaggi che sono stati ieri il teatro di pesanti rastrellamenti, i quali avrebbero fruttato ai terroristi centinaia di ostaggi caldei. Tra i prigionieri, secondo le fonti, vi sarebbero molti tra donne e bambini. Una delle persone rapite dai fanatici, un canadese, sembra essere riuscito a mettersi in contatto con un parente proprio in Canada, il quale avrebbe a sua volta allertato la ADFA (A Demand For Action), l’associazione deputata alla salvaguardia dei diritti civili della popolazione assiro-caldeo-siriaca.

L’assalto, consumatosi ieri durante le prime ore del mattino, è stato rapido e brutale: le milizie dell’Isis hanno fatto irruzione in un villaggio nelle vicinanze di Al-Hasakah, all’estremo Nord-Est della Siria, laddove si riscontra un’alta percentuale di popolazione assiro-caldeo-siriaca. Dopo aver separato le donne ed i bambini dagli uomini, i terroristi avrebbero lasciato i primi all‘interno del villaggio razziato, sotto la sorveglianza armata dei propri guardiani, conducendo invece alcuni ostaggi sulle montagne di Abd al-Aziz. I fondamentalisti islamici hanno già dettato le condizioni per la loro liberazione: il rilascio di alcuni membri del Califfato Islamico catturati dai peshmerga curdi.

Nel corso dell’attacco, i guerriglieri dell’Isis hanno anche raso al suolo una delle chiese cristiane più antiche di tutta la Siria, la chiesa di Tal Hermez, prendendo inoltre di mira anche i villaggi di Tal Shamiram, Tal Riman, Tal Nasra, al-Agibash, Toma Yalda ed al-Haooz. Non è ancora stato reso noto il numero delle vittime, che si stima comunque in decine di persone, oltre alle centinaia di prigionieri cristiani catturati dalle forze degli estremisti islamici. Ma si teme che, nel caso in cui le condizioni per la liberazione degli ostaggi non dovessero venire soddisfatte, il mondo si potrà trovare di fronte ad un ennesimo atto di sadico esibizionismo, promosso dalla lucida follia oramai tristemente nota dei fondamentalisti religiosi dell’Isis.

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