Un incendio è scoppiato, la sera del 14 ottobre, nel deposito di rifiuti di via Chiasserini, a Milano. L’odore e i fumi continua a persistere e ad essere visibili in numerose zone di Milano.
L’incendio ha destato preoccupazione nei cittadini di Milano. Secondo quanto riferito dalle unità di soccorso e dai rilievi ambientali effettuati, non ci sono rischi per la salute. L’area è comunque ancora tenuta sotto monitoraggio e controllo.
L’incendio
L’incendio è scoppiato la sera del 14 ottobre nel deposito di rifiuti della ditta IPB di via Chiasserini, tra Quarto Oggiaro e la Bovisasca. L’odore e i fumi della spazzatura bruciata sono visibili e percepibili anche dalla Stazione Centrale di Milano al Duomo a causa dei forti venti. Nel deposito erano stati stoccati 16mila metri cubi di rifiuti.
Sul posto sono intervenuti e sono ancora a lavoro i vigili del fuoco che si stanno occupando dello smassamento dei rifiuti e la bonifica dell’area. Per l’operazione si stanno utilizzando bulldozer e un ragno meccanico.
È allarmismo tra i milanesi e lo stesso l’assessore Granelli ha dichiarato: “è chiaro che l’odore c’è e sappiamo anche che quando brucia la plastica si produce diossina, quindi meno tempo di esposizione c’è e meglio è per tutti“. Secondo i rilievi dell’Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale, allo stato attuale non ci sono rischi per la loro salute. La zona resta comunque controllata e monitorata da parte dell’ARPA, dei vigili del fuoco, ATS, Comune, Regione e Protezione civile.
In via precauzionale, è stato diramato un comunicato nel quale si invitano i cittadini della zona interessata dai fumi di tenere le finestre chiuse e non sostare a lungo all’aperto.
Sono in corso le indagini per individuare i responsabili dell’incendio. Nella giornata di oggi si terrà nella zona dell’incendio una task force alla presenza di Comune e Regione Lombardia.