Durante il concistorio tenuto dal Papa in occasione dell’ordinazione di nuovi 20 cardinali, 15 elettori e 5 non elettori, ha ribadito:”Il rancore non è accettabile nell’uomo di Chiesa. Se pure si può scusare una arrabbiatura momentanea e subito sbollita, non altrettanto per il rancore. Dio ce ne scampi e liberi”. Con queste belle parole il Pontefice ha messo in guardia dall’ira che si tiene dentro e che si cova dando origine ad altri mali.
E durante la cerimonia ha anche aggiunto: “Quella cardinalizia è certamente una dignità, ma non è onorifica. Cardine non è qualcosa di accessorio” ma è “perno, punto di appoggio e di movimento essenziale per la vita della comunità. Sappiate amare senza confini”. Papa Francesco invita ad amare senza limiti e ad amare le cose grandi prestando attenzione a quelle piccole che ogni giorno accadono nella vita.
Il papa continua il suo monito e raccomanda a tutti di essere fermi e decisi nella convinzione di volere sempre il bene per tutti, anche per quelli che non ci amano, perché il bene è quello su cui dobbiamo basare la nostra vita. E chi è chiamato nella Chiesa al servizio del governo deve basare tutto il suo operato sulla giustizia, perché solo così potrà ritenere tutto ciò che è ingiusto insopportabile ai suoi occhi e non farsi piegare.
Le parole del pontefice scavano a fondo all’interno di ogni essere umano, e il suo monito a non fare autocentrismo raccomanda ancora una volta di prodigarsi per fare gli interessi comuni e non quelli propri, e a questo proposito auspica che il popolo trovi sempre nelle persone di chiesa una denuncia contro l’ingiustizia e un servizio alla proclamazione della verità.
Il Papa ha messo anche in evidenza l’importanza del perdono, e raccomanda a tutti di essere capaci di saper perdonare, di dare fiducia e di trasmettere il senso della speranza. Al termine del concistoro per le creazioni cardinalizie, Papa Francesco dà luogo anche ad un concistoro ordinario pubblico con cui si appresta a dare la canonizzazione di tre Beate: Giovanna Emilia De Villeneuve, Maria di Gesù del crocifisso e Maria Alfonsia Danil Ghattas. Alla cerimonia era presente anche il Papa emerito Benedetto XVI.