Il Cognome della madre ai figli legittimi, ora si può: lo ha stabilito la Consulta

I figli potranno avere anche il cognome della madre lo stabilito la Consulta che ha accolto la domanda d'illegittimità “automatica attribuzione” del cognome paterno sollevata in appello a Genova

Il Cognome della madre ai figli legittimi, ora si può: lo ha stabilito la Consulta

I figli legittimi potranno avere il cognome della madre. Nel merito si è espressa la Corte Costituzionale stabilendo parere favorevole alla questione di “illegittimità” posta da una coppia italo-brasiliana residente a Genova per il cognome del figlio nato nel 2012.

 La Consulta ha dichiarato incostituzionale la norma che stabilisce l’attribuzione automatica del cognome paterno ai bimbi, anche in presenza di parere diverso dei genitori. Infatti, la norma che stabilisce l’attribuzione del cognome paterno si riferisce espressamente alle coppie sposate. Nel caso in cui non ci sia il vincolo di matrimonio, si usa il cognome della madre se il padre non abbia riconosciuto il figlio. 

Attualmente la legislazione vigente stabilisce che un figlio per poter avere il cognome della madre deve esporre una richiesta specifica al Prefetto della propria provincia. Seguire la regolare procedura che si usa per cambiare cognome. In questo caso il Prefetto emette la decisione del cambio del cognome a propria discrezione, non basandosi realmente su chi pone la domanda e ne sulla volontà dei genitori. 

La Corte di Appello di Genova ha rivoluzionato il sistema mettendo in discussione la norma stessa accogliendo la richiesta del doppio cognome da parte della coppia italo-brasiliana. Al momento le motivazioni si cui si è espressa la Corte Costituzionale non sono ancora depositate.

Non è il primo caso. Infatti, nel 2006 una coppia milanese Luigi Fazzo e Alessandra Cusan, aveva fatto domanda per richiedere il doppio cognome per i figli. 

I giudici della Corte Costituzionale in merito alla domanda della coppia milanese si espressero dichiarando: “l’obbligatorietà del cognome paterno è un retaggio di una concezione patriarcale della famiglia”. In riferimento alla questione presa in oggetto spetta al Parlamento proporre una legge adeguata.

Fu la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, che nel 2014 affermò che: “L’assegnazione automatica del cognome paterno in Italia era una pratica patriarcale e discriminatoria e che l’Italia doveva fare una nuova legge al riguardo”.

Grazie alla Corte europea fu indetto un disegno di legge in materia specifica: “Il cognome della madre ai figli legittimi”. Purtroppo, attualmente risulta ancora fermo al Senato.

La coppia milanese Fazzo e Cusan riuscirono a dare il doppio cognome ai tre figli grazie all’accoglimento della domanda da parte del Prefetto.

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