Gino Strada e gli 11 milioni di italiani che non possono curarsi

Dati allarmanti che riguardano la sanità italiana, denunciati dal famoso chirurgo italiano Gino Strada, nel corso di un'intervista televisiva. Analisi e riflessioni che sono state apprezzate e condivise dal popolo del web.

Gino Strada e gli 11 milioni di italiani che non possono curarsi

Gino Strada: simbolo di pace, di fratellanza, di solidarietà e verità. Ecco chi è e come viene percepito da molti il più famoso e popolare chirurgo italiano dei nostri tempi. Notorietà e fama, sotto le quali c’è anche tanta stima e rispetto per l’opera quotidiana di un uomo, ma ancor più di un medico, che ha dedicato la sua intera esistenza a salvare vite, non in delle lussuose cliniche private italiane, bensì in prima linea, in luoghi di conflitto e di guerra. 

E’ così che si è conquistato l’ammirazioni di molti, perchè piace il suo modo di parlar chiaro, senza girarci attorno, rimanendo, forse, uno dei pochi personaggi credibili in Italia. Ecco perchè le sue interviste vanno a ruba e ogni sua affermazione ha un eco straordinario. Nella sua ultima intervista televisiva a La Gabbia Open, su La7, ci ha sorpreso con le sue ultime esternazioni circa la drammaticità in cui versa la sanità italiana. Sono ben 11 milioni – a suo dire – gli italiani che hanno rinunciato o comunque che non possono permettersi cure mediche adeguate, a causa di problemi economici.

Un dato drammatico, che ci rivela gli effetti della crisi economica in Italia, ma al contempo rivela quanto il nostro sistema sanitario nazionale, che un ventennio fa era invidiato da tutto il mondo, sia oggi allo sfacelo totale. Come si può definire civile un Paese che non riesce ad assicurare le fondamentali prestazioni saitarie ai propri cittadini? 

Io credo che la medicina e le cure sanitarie siano un diritto umano fondamentale e debbano essere riconosciute. Punto e basta. Ovviamente mi riferisco alla sanità pubblica. Per me la medicina è solo pubblica, il resto è schifezza”, ha dichiarato il fondatore di Emergency.

Il fondatore di Emergency, sebbene sia sempre impegnato a parlare delle emergenze sanitarie e dei conflitti negli altri Paesi, non poteva quindi non parlare di ciò che succede in Italia, situazione che sembra preoccupare pochi. Cosa si sta facendo per contrastare questo fenomeno? Cosa si sta facendo di concreto per riportare il nostro sistema sanitario a garantire prestazioni per tutti? Sono solo alcune delle domande che ci poniamo, ma le diciamo a bassa voce per non disturbare chi ci governa.

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