I vicini di casa sono di norma un fattore del quale dover tenere debitamente conto durante i festeggiamenti, per le ovvie implicazioni rappresentate dai rumori molesti. Specialmente quando ci si trova in contesti regolamentati dalle oramai ben note norme condominiali.
Non è infatti raro che le liti tra vicini possano trasformarsi in vere e proprie riproduzioni di combattimenti in stile “street fighting“, con l’utilizzo di oggetti quotidiani in qualità di armi contundenti o da ferente; e soprattutto, spessevolte accade che quelle stesse diatribe siano state infiammate da tensioni pregresse a causa di pretesti a dir poco futili.
Insomma, la convivenza tra vicini di casa può rivelarsi non di rado problematica, ma di norma – da protocollo sociale – sussiste quella regola non scritta che impone una tolleranza particolare ai rumori molesti durante i giorni festivi, o (in proporzione ancora maggiore) in concomitanza con le festività nazionali. Insomma, difficilmente si potrebbe imputare a qualcuno di avere fatto troppo rumore nel giorno di Natale, visto il clima che si respira.
Eppure è proprio questo quanto accaduto a Marassi, quartiere di Genova ben noto per essere quello che ospita lo stadio della città, la struttura che ospita le partite casalinghe del Genoa e della Sampdoria. Lo scorso 25 dicembre infatti, in un condominio della zona, ha rischiato di consumarsi una tragedia a dir poco grottesca.
Protagonista in negativo un uomo di 60 anni il quale, evidentemente esasperato per l’eccessivo rumore prodotto dai vicini durante il cenone natalizio, attorno alle 23:00 di sera è uscito dalla propria abitazione per andare a bussare alla porta dei “molestatori”. A quel punto è scaturita una lite molto concitata, durante la quale il 60enne – a quanto pare strattonato da alcune persone presenti nell’appartamento “casinista” – ha aggredito un’anziana sferrandole una martellata alla testa.
Sul posto sono prontamente intervenuti i carabinieri, che hanno contribuito a sedare gli animi. L’uomo è stato successivamente accusato di lesioni personali aggravate, mentre la vittima è stata trasportata presso l’ospedale San Martino ma non sarebbe in pericolo di vita.