Gallarate, ragazza 12enne giocava nella sala slot: multa e sospensione della licenza per i titolari

A Gallarate, durante alcuni controlli di routine, la polizia ha beccato una 12enne giocare alle slot. Per il locale sono scattate una sanzione di 6.600 euro e la chiusura per 20 giorni. Per la minore, sono stati convocati i genitori in questura.

Gallarate, ragazza 12enne giocava nella sala slot: multa e sospensione della licenza per i titolari

A Gallarate, provincia di Varese, una ragazza di 12 anni è stata scoperta dalla polizia mentre giocava in una sala giochi alle slot-machine. I poliziotti rimasti sgomenti hanno subito disposto la chiusura del locale per 20 giorni e applicato la sanzione di 6.600 euro prevista per legge al proprietario di origini cinesi. La ragazzina è stata riconsegnata ai genitori.

“È un fatto gravissimo, una situazione limite – ha dichiarato al Corriere della Sera la dirigente della questura di Varese, Fernanda Deniso – Quanto accaduto è espressione di un forte disagio, campanello d’allarme di comportamenti che possono innescare fenomeni legati ad altre dipendenze, o a micro criminalità”.

La ricostruzione dei fatti

Il fatto risale al 28 Novembre scorso quando, durante alcuni controlli di routine, gli agenti si sono recati in una sala giochi di Gallarate. Al suo interno, nell’area riservata alle slot, dove in genere sono presenti i giocatori più incalliti, i poliziotti si sono ritrovati meravigliati al cospetto di una ragazzina. La sorpresa è aumentata quando, chiesti i documenti, si sono accorti della sua data di nascita: 2005, ovvero solo 12 anni.

La 12enne è italiana e abita in un comune vicino Gallarate: nell’immediato, la giovane è stata allontanata dalla sala giochi e sono stati allertati i genitori. Il gestore, un uomo di nazionalità cinese, è stato invece denunciato e sanzionato. Gli agenti hanno disposto una multa di 6.600 euro e lo stop dell’esercizio per 20 giorni.

L’aumento della ludopatia 

Il direttore del Dipartimento salute mentale e dipendenze dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Varese, professore Isidoro Cioffi, ha spiegato al Corriere: “La prima cosa da fare, anche di fronte a giovanissimi che cadono nelle ludopatie è rivolgersi a un centro contro le dipendenze, dove ciascun caso viene analizzato da un team di esperti in grado di aiutare la persona”. Inoltre, il professore sottolinea come l’età di tutte le dipendenze si sia vertiginosamente abbassata, segno che i giovani d’oggi sono molto più vulnerabili.

Nei giorni scorsi, durante il Consiglio regionale della Lombardia, sono stati illustrati i risultati di una ricerca effettuata dall’Università Bicocca sui giochi d’azzardo. Da tale ricerca, emerge che i centri presenti in Lombardia hanno assistito circa 2.600 giocatori patologici, con un aumento del 41% rispetto al 2013. 

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