Foggia, minacciata di morte dall’ex marito e dalla figlia: doveva lasciare il nuovo compagno

Minacciata di morte dall'ex marito e di venire sfigurata dall'acido per mano della figlia. La sua colpa è stata quella di trovare un nuovo compagno. Ecco la decisione della Polizia di Foggia.

Foggia, minacciata di morte dall’ex marito e dalla figlia: doveva lasciare il nuovo compagno

Era ormai da un anno che questa donna di Foggia stava vivendo in un vero e proprio incubo. Dopo aver divorziato a luglio del 2017 con il marito, viveva con la figlia 30enne presso la casa coniugale assegnatale dal Tribunale. La donna era riuscita a trovare un nuovo compagno, ma quando la figlia ha deciso di avvisare il padre di questa svolta nella vita dell’ex moglie, sono iniziate le minacce.

Per più di un anno, l’ex marito ha iniziato a perseguitare la donna, anche nei luoghi pubblici e nel posto di lavoro. Minacciata innumerevoli volte di ucciderla se non avesse lasciato la casa ed anche il nuovo compagno, si portava sempre un coltello sotto alla giacca, per mostrare alla donna che le sue non si erano solo di parole. Il 55enne, anche lui foggiano, ha avuto l’appoggio anche della figlia che viveva con l’ex moglie. La 30enne, infatti, minacciava la madre di ucciderla e sfigurarla con l’acido, e quando si trovavano in casa insieme le lanciava contro oggetti di ogni tipo.

L’intervento della Polizia di Foggia

Delle minacce, quelle che la donna subiva dall’ex marito e dalla figlia 30enne, che le avevano tolto la sua vita privata. La donna, infatti, aveva ridotto notevolmente le sue uscite per paura di ritrovarsi ancora faccia a faccia con il marito, ed è stata obbligata anche a fermarsi a dormire più volte a casa di alcune amiche, non potendo rimanere da sola con la figlia.

La Polizia di Foggia ha lavorato duramente affiancata dal Centro Antiviolenza di Foggia, riuscendo così a mettere un punto a questa terribile vicenda prima che potesse succedere qualcosa di grave alla donna vittima di minacce e violenze. Il Centro Antiviolenza ha anche supportato psicologicamente la donna, dandole così un aiuto notevole per affrontare la situazione e quanto accadrà dopo la decisione emessa dal Tribunale.

All’ex marito è ora vietato avvicinarsi alla donna, e sono stati presi provvedimenti anche per la figlia 30enne, obbligata a lasciare la casa coniugale per le violenze verbali e fisiche fatte alla madre.

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