Foggia: aggressione di una cinquantina di migranti ai danni di due poliziotti

Durante l’arresto di un cittadino del Gambia, due poliziotti sono stati circondati e aggrediti da una cinquantina di migranti del CARA di Borgo Mezzanone, che volevano evitare il fermo dell’uomo

Foggia: aggressione di una cinquantina di migranti ai danni di due poliziotti

Se la caveranno con una prognosi di 30 e 15 giorni i due poliziotti aggrediti venerdì scorso nei pressi del CARA di Borgo Mezzanone alla periferia di Foggia, mentre cercavano di arrestare un cittadino del Gambia, che aveva tentato di investirli con la propria auto.

La denuncia arriva dal Sindacato Autonomo di Polizia che ha raccontato la disavventura dei due agenti della polizia stradale in servizio presso il distaccamento di Cerignola. Durante un’attività di controllo anti-caporalato, hanno intimato l’alt ad un’auto che viaggiava a forte velocità, condotta da Omar Jallow, 26enne gambiano, già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti penali.

L’uomo anziché fermarsi ha cercato di investire i due poliziotti che si sono messi subito all’inseguimento dell’auto. A questo punto il migrante, vistosi braccato, ha speronato l’auto della polizia nei pressi del CARA di Borgo Mezzanone, ma la sua fuga si è conclusa poichè raggiunto dagli agenti.

Mentre si stava procedendo all’arresto dell’uomo, i due poliziotti sono stati accerchiati da una cinquantina di migranti che li hanno aggrediti a calci e pugni, utilizzando anche oggetti contundenti. Solo l’arrivo dei rinforzi ha interrotto il tentativo di pestaggio ai danni dei due agenti, che hanno riportato lesioni sul corpo, oltre al setto nasale rotto per il sovrintendente, che ha avuto la peggio. All’arrivo delle volanti, i migranti si sono dispersi, mentre il gambiano è stato arrestato e trasportato nel carcere di Foggia con l’accusa di lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

L’episodio ha riportato alla luce le condizioni insostenibili del CARA di Borgo Mezzanone, allestito per circa 200 posti, ma che ormai ospita oltre 700 migranti, diventando una zona franca di difficile gestione, dove si nascondono spacciatori di droga e ladri di rame. Il SAP chiede a gran voce che questi episodi criminali non restino impuniti, come già successo in passato, e auspica migliori condizioni lavorative per i poliziotti, a cominciare dalla dotazione del taser, la pistola elettrica che si sta sperimentando in alcune zone d’Italia.

Continua a leggere su Fidelity News