Firenze, la comunità senegalese vuole riparare i danni alle fioriere e si autotassa

La comunità senegalese, oltre ad autotassarsi per riparare le fioriere, ha deciso anche di fare una colletta per aiutare la famiglia della vittima. Tra le persone che partecipano alla raccolta fondi, ci sono anche ambulanti.

Firenze, la comunità senegalese vuole riparare i danni alle fioriere e si autotassa

Dopo la morte del senegalese barbaramente ucciso senza avere alcuna colpa, tranne quella di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato, colpisce molto la reazione della comunità senegalese.

In seguito alla rivolta e alle proteste tenutesi nei giorni scorsi a Firenze per l’uccisione di Idy Diene, la dichiarazione della comunità senegalese sbalordisce ma, al tempo stesso, è un grande segno di civiltà che cerca di riparare a tutto ciò che è accaduto.

Ecco le dichiarazioni della comunità senegalese che ha voluto scusarsi per la protesta violenta in una città che li ha accolti senza riserve: “Ci vergogniamo per ciò che è accaduto. Chi ha commesso quegli atti vandalici non ama questa città e va punito. Il dolore non giustifica la violenza e il nostro è un popolo pacifico“.

Le parole di scuse per il comportamento tenuto nei giorni scorsi da molte persone facenti parte della comunità senegalese sono state pronunciate in un’intervista al Corriere della Sera: durante il discorso, è stato ribadito che questo comportamento non ha nulla a che vedere con gli atteggiamenti voluti e desiderati dagli appartenenti alla comunità e che, se viene a galla il responsabile, sarà punito.

Ma la comunità senegalese ha voluto anche ribadire di non essere al momento a conoscenza di chi sia stato l’autore di quei fatti vandalici, e che molto probabilmente i colpevoli venivano da fuori e non certo da chi da anni abita a Firenze e ne ha fatto la propria casa.

Per dimostrare la loro buona volontà, e il rispetto per la città in cui vivono da tanti anni, hanno perciò deciso di autotassarsi per riparare le fioriere che sono state distrutte durante la protesta accaduta nei giorni successivi all’omicidio di Diene, avvenuto il 5 marzo su Ponte Vespucci per mano del pensionato Roberto Pirrone.

Dopo la raccolta, partirà una colletta per aiutare la famiglia della vittima e, a partecipare alla raccolta, ci sono anche tanti ambulanti che si dimostrano molto vicini ai parenti di Diene.

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