Fermo, scomparse due amiche mentre erano in vacanza. I genitori lanciano un appello per farle tornare a casa.

Le due ragazze originarie di Fidenza sono sparite nel nulla. Le due 17enni mancano dal 29 giugno e i genitori hanno lanciato un appello in cui le supplicano di tornare a casa. Le ricerche continuano senza sosta.

Fermo, scomparse due amiche mentre erano in vacanza. I genitori lanciano un appello per farle tornare a casa.

Il tempo passa e la scomparsa delle due ragazze originarie di Fidenza, in provincia di Parma, sta facendo preoccupare ancora di più i genitori. Le due giovani amiche, Gaia Perasso e Gaia Fiorentini, hanno appena 17 anni e, dallo scorso 29 giugno, non si hanno più loro notizie. Le due giovani erano in vacanza a Fermo, insieme alla famiglia di una delle due.

Le 17enni alloggiavano al Camping Mirage di Marina di Altidona quando, improvvisamente, hanno fatto perdere le loro tracce. Mancava solo un giorno alla fine della vacanza e, l’indomani, Paola e Davide Fiorentini, mamma e papà di una delle due giovani, hanno lanciato un appello al Tg3 in cui si rivolgono a loro dicendo: “Tornate a casa il più presto possibile, non c’è nulla da temere, aspettiamo vostre notizie”.

Nel frattempo, la polizia di Fermo continua le ricerche e tenta anche di appurare la veridicità di diverse segnalazioni fatte sui social, secondo le quali le ragazze si trovano nelle vicinanze della zona dove erano in vacanza. Nel dettaglio, una delle segnalazioni pare dica che le due amiche sono state viste nei pressi della stazione ferroviaria di Pedaso.

È però ancora presto per dire che la segnalazione giunta sia giusta, e gli agenti stanno cercando di capire se corrisponda a verità. Da venerdì i cellulari delle due ragazze sono muti e, quindi, non è possibile localizzarle. 

Si presume comunque un allontanamento volontario: pare che, prima di scomparire, le giovani abbiano litigato violentemente con i genitori di una di loro. Però, è ancora presto per confermare questa ipotesi e non si escludono altri possibili epiloghi. Le indagini proseguono a 360 gradi, ed è stato anche attivato un profilo Facebook per raccogliere informazioni utili per poterle ritrovare.

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