Fausto Brizzi e le molestie sessuali. Il pm chiede l’archiviazione perché "il fatto non sussiste"

I magistrati hanno indagato su tre casi di cui erano arrivate le denunce contro il regista, e hanno chiesto l'archiviazione perché "il fatto non sussiste".

Fausto Brizzi e le molestie sessuali. Il pm chiede l’archiviazione perché "il fatto non sussiste"

Le denunce per molestie sessuali sembrano essere diventate una moda negli ultimi tempi. Ma è una moda che sta rendendo difficile capire chi dice la verità e chi mente; chi cerca giustizia e chi, invece, rincorre solo una vendetta personale, certa del fatto che – nei casi di abusi sessuali – la donna gode di una credibilità superiore a quella di un uomo.

Non sempre però le cose vanno così. Ne sa qualcosa Fausto Brizzi, il regista cinematografico finito al centro di una bufera mediatica per presunte molestie sessuali denunciate da alcune donne. Il processo contro di lui non si farà perché il pubblico ministero, incaricato delle indagini, ha chiesto l’archiviazione del caso, dato che – secondo la magistratura – “il fatto non sussiste“.

Il noto regista era stato iscritto nel registro degli indagati dopo alcuni servizi televisivi in cui tre donne accusavano l’uomo di molestie a sfondo sessuale. I fatti, secondo il racconto delle tre presunte vittime, sarebbero avvenuti tra il 2014 e il 2017: eppure, la procura di Roma ha deciso di archiviare le accuse per violenza sessuale presentate dalle attrici.

Il motivo? Le testimoni avevano raccontato di provini a casa di Brizzi in cui il regista le avrebbe obbligate a rapporti sessuali. Ma i giudici, dopo accurate indagini, non avrebbero riscontrato prove a sostegno delle accuse. Senza contare, inoltre, che – in due casi – le denunce erano arrivate in ritardo rispetto ai tempi previsti (sei mesi in caso di molestie) dalle legge.

Il nome di Brizzi era cominciato a circolare nell’ottobre del 2017, dopo le denunce televisive rilasciate da tre donne al programma televisivo Le Iene. Denunce che avevano portato poi a identificare nel regista dei cinepanettoni l’autore delle presunte molestie.

Brizzi però si era sempre difeso da ogni accusa, ed era tornato a lavorare nell’attesa che le indagini facessero il loro corso. Molti, soprattutto nel mondo dello spettacolo, avevano preso le sue parti, negando la descrizione di chi, cavalcando l’onda delle scandalo americano Weinstein, lo avevano chiamato in causa per motivi che adesso sarebbero tutti da chiarire.

Continua a leggere su Fidelity News