Datore di lavoro obbliga dipendente a lavorare fino al parto. Condannato

Minacciava la dipendente di licenziarla se non avesse continuato le sue ore lavorative fino al giorno del parto. La procura ed il giudice lo condannano, ma la difesa non ci sta.

Datore di lavoro obbliga dipendente a lavorare fino al parto. Condannato

Una notizia che mette nuovamente i riflettori sull’argomento gravidanza in ambito lavorativo. Spesso le donne si ritrovano a dover affrontare licenziamenti a causa di una maternità improvvisa o cercata. Come conseguenza perdono il loro posto di lavoro o addirittura non lo ottenengono neanche, anche se dovrebbe essere un loro diritto e momento di felicità.

Il fatto in questione risale al 2011, ma solo in questi giorni si è tenuta l’udienza preliminare.

I fatti

Un barista di 65 anni, proprietario di un bar a Camisano Vicentino in provincia di Vicenza, è stato denunciato dalla sua ormai ex dipendente di 31 anni, residente a Camisano (Vicenza). Ciò che ha spinto la donna a denunciare l’ex datore di lavoro, sono state le minacce subite al momento della sua gravidanza. Secondo quanto affermato dalla 31enne infatti, l’uomo l’avrebbe obbligata a presentersi tutti i giorni sul posto di lavoro fino al momento del parto, o non avrebbe più avuto il suo incarico al bar.

La Procura di Vicenza ha preso subito in mano la denuncia, e ha visto nell’atteggiamento dell’uomo un’estorsione senza ombra di dubbio, condannandolo così nell’udienza preliminare, ma non solo. Il Gup, Roberto Venditti, ha anche imposto un risarcimento morale da dover versare alla donna.

Il risarcimento ammonta a 5 mila euro, dovuto anche dalla “richiesta forzata” del datore di lavoro di presentarsi al bar subito dopo il parto. Insomma, la 31enne non solo ha dovuto lavorare fino all’ultimo giorno di gravidanza, ma non ha avuto diritto neanche alla maternità dovendo riprendere subito in mano il suo lavoro per paura di perderlo.

La difesa ovviamente non si da per vinta, affermando che non sono state fatte alcune minacce alla donna, e che anche l’estorsione non ha nulla a che vedere con la faccenda. Il legale del barista quindi, è pronto a combattere fino alla fine di questa storia per lui ingiusta.

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