Cuneo, abusa sessualmente per anni di un disabile e riceve una pena ridicola

Un ex pasticcere di 60 anni abusa sessualmente di un disabile per anni. Riceve una pena da scontare ridicola ed una multa di soli 5 mila euro. La famiglia della vittima è senza parole.

Cuneo, abusa sessualmente per anni di un disabile e riceve una pena ridicola

Per anni un ex pasticcere di 60 anni della provincia di Cuneo ha abusato sessualmente di un ragazzo disabile al 100%. La vittima ha attualmente 21 anni ma, per i medici, dimostra un’età mentale di appena 6 anni. Il responsabile delle violenze, che era anche un amico di famiglia, la passerà liscia e pagherà una multa che è quasi uno schiaffo nei confronti della famiglia e del figlio.

Il processo che ha coinvolto l’ex pasticcere si è concluso il 23 del mese di Ottobre. Il tribunale di Cuneo ha accolto la richiesta di patteggiamento e ha applicato tutte le attenuanti del caso. La condanna definitiva quindi è di solo 1 anno e 10 mesi, con l’obbligo di corrispondere un vergognoso risarcimento di appena 5 mila euro.

Nei confronti dell’uomo, le prove concrete erano molte ed erano anche documentate con videoregistrazioni raccolte dal padre della vittima che si domanda se valgano di più i diritti di un predatore sessuale o di un ragazzo autistico disabile mentale. L’aguzzino ha iniziato i suoi abusi nel momento in cui doveva badare al figlio di quello che una volta era un amico di famiglia. Una volta rimasti soli, l’uomo ha abusato sia del ragazzo sia della fiducia che gli era stata tributata da parte della famiglia.

I genitori sono rimasti veramente sconvolti, non solo per quel che riguarda l’accaduto, ma anche per come la giustizia ha agito in proposito. Dichiarano: “Siamo turbati dal fatto che le pm che hanno seguito il caso, Chiara Canepa e Carla Longo della Procura di Cuneo, abbiano praticamente concordato con l’imputato la pena e dato il benestare al patteggiamento. Quest’uomo non farà nemmeno un giorno di carcere. Ma i danni che ha creato a nostro figlio dureranno tutta la vita. Ora il suo carnefice è libero, senza nemmeno il divieto di avvicinarsi”.

La pena per violenza sessuale, secondo il codice italiano, varia tra i 5 e i 10 anni di reclusione. Sono state applicate dal giudice Alberto Boetti tutte le attenuanti del caso, partendo quindi da una pena minima di 5 anni e riducendola a 22 mesi. Massimiliano Frassi, presidente della Onlus Prometeo per la lotta alla pedofilia, rende noto il fatto che i magistrati sono sempre in prima linea per combattere la pedofilia e che i procuratori si sono sempre opposti ai patteggiamenti in casi simili. La giustizia ne è uscita sconfitta.

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