Crisi: ancora su recessione e impennata di suicidi

Dopo l'articolo di De Vogli, un ulteriore approfondimento su crisi e suicidi.

Crisi: ancora su recessione e impennata di suicidi

Avevamo già parlato della correlazione tra crisi economica e aumento dei suicidi, attraverso un articolo di Roberto De Vogli apparso su Scienzainrete.it, concentrandoci principalmente sull’Italia.

Aggiungiamo qualche elemento utilizzando una nota molto interessante di Vittorio Daniele (Università Magna Graecia di Catanzaro): “Economic recession and suicide in Italy: a note”.

Allarghiamo un po’ la visuale.

Vittorio Daniele conferma che “una significativa crescita del numero dei suicidi dovuti alla recessione c’è stata in Italia e Grecia come riportato, ad esempio, da De Vogli, Marmoth e Stucker (2012) e per gli stati dell’Unione Europea (Stuckler a al., 2009). Uno studio condotto in Grecia su un campione di 2256 individui ha indicato un aumento del 36% di tentati suicidi tra il 2009 e il 2011 (Economou e al., 2011). In una analisi degli effetti della crisi finanziaria e delle attuali politiche di austerità sulla salute, Karanikolos e al. (2013) suggeriscono che il 2007 rappresenta il punto di svolta temporale per i suicidi nell’UE (…): dopo un calo tra il 2000 e il 2007, i suicidi hanno ripreso ad aumentare”.

“C’è tuttavia qualche evidenza discordante a questo riguardo sugli Stati Baltici: nonostante siano duramente colpiti dalla recessione, non sembra che i suicidi siano aumentati in modo significativo (Stankunas e al., 2013)”.

Ci ritorneremo.

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