Coronavirus: bollettino Protezione Civile del 7 Aprile

Dalla Protezione Civile comunicano che per il terzo giorno consecutivo i nuovi contagi sono in diminuzione, con 604 deceduti e oltre 1.500 persone guarite dal Covid-19.

Coronavirus: bollettino Protezione Civile del 7 Aprile

Come di consueto, alle 18:00 c’è stata la conferenza della Protezione Civile che ha fatto il punto sulla situazione del contagio da Coronavirus in Italia. Scende il numero dei nuovi attuali positivi, addirittura sotto quota mille, infatti sono 880 in un giorno, con il totale che si assesta su 94.097 persone attualmente positive al Covid.

Un’altra buona notizia è la riduzione del numero di pazienti sia in terapia intensiva106 rispetto a ieri, sia come ricoveri ordinari, 78 in 24 ore. Aumentano anche i guariti, +1555Il secondo miglior valore assoluto dall’inizio dell’emergenza.”, sottolinea il capo della Protezione Civile Borrelli

Purtroppo ancora alto il numero di deceduti, ben 604, che porta il totale a 17.127 decessi. Il totale dei guariti invece ammonta a 24.392. In Lombardia, dove si registrano i numeri più alti, i contagiati scendono a 791 in un giorno, contro i 1.079 di ieri., Diminuiscono anche i ricoveri in terapia intensiva.

Tuttavia preoccupa Milano, con una mortalità molto più alta rispetto alla media, tre volte superiore secondo l’Istat, che fa supporre un numero di positivi fino a 10-15 volte superiori rispetto a quelli ufficiali. Una situazione da monitorare attentamente per evitare il dilagare dell’epidemia.

Da segnalare anche l’alto numero di decessi tra medici e infermieri, il cui totale supera le 100 unità: complessivamente sono più di 12.000 gli operatori sanitari contagiati dal virus. I veri eroi di questi giorni sono la categoria che ha pagato un prezzo altissimo e sta ancora combattendo questa guerra, verso cui non va abbassata la guardia.

Questi dati confermano l’andamento di questi ultimi giorni, con la riduzione dei nuovi casi, la maggioranza dei quali (65%) si trova in isolamento domiciliare: questi numeri sono l’effetto di tutte le norme di distanziamento sociale imposte dal governo come già sottolineato dagli esperti da giorni.

Tuttavia i medici avvisano: non è ancora finita, e bisogna continuare a mantenere alta l’attenzione per evitare una nuova ondata epidemica: la fase 2 dovrà essere di ripresa graduale, con attività che ripartono un po’ alla volta.

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