Cittadino italiano arrestato a Erbil. Voleva arruolarsi nell’Isis

Un cittadino italiano è stato arrestato ad Erbil perchè aveva intenzione di arruolarsi nell'Isis. La notizia è stata anche confermata dall'ambasciatore italiano a Baghdad, Massimo Marotti

Cittadino italiano arrestato a Erbil. Voleva arruolarsi nell’Isis

Un cittadino italiano è stato arrestato a luglio a Erbil, nel Kurdistan iracheno, perché su di lui c’è il sospetto che voglia entrare nelle fila dello Stato islamico. A dare la notizia è il presidente curdo Massoud Barzani che lo riferisce mentre sta rilasciando un’intervista al quotidiano al Hayat. Ecco le parole del presidente curdo: “Un giorno, una persona italiana ha tentato di entrare nella regione dalla Turchia. L’uomo è venuto in modo regolare con il suo passaporto, ma la polizia curda ha scoperto che era venuto per arruolarsi all’Is”. Secondo Barzani, l’uomo è di origini italiane ed è stato arrestato.

A confermare le parole del presidente curdo è l’ambasciatore italiano a Baghdad, Massimo Marotti, che ha spiegato la vicenda con questa parole: “ La persona viene assistita d’intesa con le autorità locali”. L’ambasciatore inoltre assicura che il governo è in contatto con la famiglia ma proseguono le indagini sul caso da parte delle autorità di Erbil che intende andare a fondo della storia. 

La notizia è stata anche confermata dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che afferma: ”Il caso in questione riguarda un nostro connazionale arrestato dal dipartimento antiterrorismo a Erbil la cui posizione si sta cercando di chiarire”. Gentiloni ha anche aggiunto che il consolato italiano locale sta seguendo la vicenda da poche settimana e che lui stesso ha avuto queste informazioni proprio mentre le sta comunicando.

La vicenda è attorniata da un alone di mistero, e ancora non si sa nulla sull’identità dell’uomo e non si conoscono altri particolari  su questa strana storia. Lo stesso Barzani sabato voleva far conoscere l’evoluzione della campagna di reclutamento dell’Isis: secondo lui infatti il movimento jihadista aveva preso con sé anche ex ufficiali dell’esercito russo e altri ufficiali provenienti dai paesi dagli stati dell’ex unione sovietica e perfino dal mondo arabo.

Barzani dice ancora che secondo lui lo scopo di questi nuovi reclutamenti è quello di aiutare i membri del Califfato a mettere in atto un piano per difendersi dagli attacchi della Siria e dell’Iraq. Barzani ha anche annunciato che i miliziani hanno sequestrato 1.700 mezzi blindati Hummer, che erano posti in alcune rimesse a nord dell’Iraq, e che hanno saccheggiato diversi magazzini a Baiji dove hanno rubato numerosi equipaggiamenti.

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