Il fuciliere Massimiliano Latorre è stato dimesso dall’ospedale di New Delhi, dove si trovava da qualche settimana ricoverato a causa di un attacco ischemico transitorio. A riferire la notizia sono alcune fonti mediche indiane, che hanno fatto sapere che il paziente “si sta riprendendo molto bene e dovrà solo tornare in ospedale fra qualche giorno per un controllo di routine del decorso del suo recupero”.
Chi ha rivelato la notizia del trasferimento non ha però voluto fornire notizie sulla capacità di recupero del militare nè ha voluto precisare i tempi sulla sua completa guarigione. Quello che si è saputo è stata solo qualche informazione relativa alla terapia che il fuciliere deve seguire, che deve essere costante ed eseguita in un ambiente tranquillo, senza forti emozioni e con molta serenità.
In questo momento non vi sono informazioni dirette per quanto riguarda l’Italia, ma si suppone che Massimiliano Latorre si trovi adesso nella sua residenza ubicata nell’ambasciata d’Italia della capitale indiana. Per lunedì è già pronta una squadra di avvocati che ha intenzione di presentare un’istanza per ottenere l’immediato trasferimento di Latorre in Italia, dove potrebbe avere le migliori cure per la completa guarigione.
La decisione è stata presa durante la visita del ministro della Difesa Roberta Pinotti a New Delhi, avvenuta il primo settembre scorso. Il fuciliere Massimiliano Latorre si trova in stato di fermo in India dal 22 febbraio 2012. Insieme a lui c’è anche il compagno Salvatore Girone: i due sono accusati di aver ucciso due pescatori indiani mentre era in corso una missione antipirateria.
Nel marzo scorso la vicenda dei marò aveva provocato uno scontro pericoloso tra il governo italiano e quello indiano: allora Latorre e Girone si erano rifiutati di rientrare a New Delhi, dopo che la Corte Suprema Indiana aveva permesso ai due fucilieri di tornare in Italia per un periodo di quattro settimane in occasione delle votazioni. I due fucilieri erano ripartiti dopo alcune promesse ed erano tornati in India il 22 marzo, ma non avevano previsto di rimanere tutto questo tempo ancora in India. Adesso è venuto il momento di giocare bene le carte, e per i due marò, quindi anche per Girone, sarebbe davvero ora di tornare in Italia.