Caso Desirée. Selvaggia Lucarelli accusa gli italiani di doppia morale

Selvaggi Lucarelli scrive sulla sua pagina Facebook: "Quindi Cucchi era un tossico di merda e Desirée un angelo volato via". Poi accusa: "Italiani con la doppia morale"

Caso Desirée. Selvaggia Lucarelli accusa gli italiani di doppia morale

Ieri, dopo l’arresto dei tre presunti assassini di Desireè Mariottini, Selvaggia Lucarelli ha postato su Facebook un commento che ha sollevato un vespaio di critiche da parte dei follower.

La Lucarelli ha accusato gli italiani di avere una doppia morale, paragondando il caso di Stefano Cucchi, il ragazzo massacrato di botte in carcere dai carabinieri, con quello della ragazza di Latina drogata, stuprata e uccisa da tre immigrati irregolari.

I commenti 

Secondo la Lucarelli, infatti, Cucchi che spacciava, si drogava ed è stato vittima delle forze dell’ordine italiane era un “tossico di merda”. Mentre Desirée che era stata denunciata per spaccio, si drogava ed è aduta vittima di stranieri era un angelo volato in cielo. “Ecco la doppia morale di tanti italiani“, sentenzia la Lucarelli.

Un paragone che ha scatenato l’indignazione del social network. “Il tuo commento è privo di umanità per questa ragazza – scrive una donna – forse sei una maglietta rossa anche tu, ma di fronte alla morte forse ci si dovrebbe dimenticare della fede politica“. E ancora: “Giustizia è stata fatta per Cucchi e si spera sia fatta anche per Desirée. Ovvio che immigrati clandestini la rabbia è doppia. Non fare paragoni solo per stuzzicare la gente“.

Tra i commenti c’è, però, chi dà ragione alla Lucarelli. Stefano, un sostenitore di Selvaggia Lucarelli scrive che se la ragazza ha trovato la morte lì dove non doveva andare pur di comprare droga sapendo il rischio che correva; Cucchi, invece, è stato ucciso dove doveva essere protetto in attesa di scontare le sue colpe. Un’altra scrive: “In questo post non si dà più importanza ad una morte rispetto all’altra in questo post si cerca di far capire proprio il contrario e cioè che non esistono morti di serie A e quelli di serie B“.

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