Caccia al via, in anticipo, in 14 Regioni. Il WWF ricorre al Tar

Quest'anno, gli amanti della caccia potranno praticarla con largo anticipo, grazie ai decreti emessi in 14 Regioni . Il WWF sta provando a fermare questo inizio anticipato con un decreto al Tar.

Caccia al via, in anticipo, in 14 Regioni. Il WWF ricorre al Tar

La Legge Italiana stabilisce che la stagione della caccia debba iniziare la terza domenica di settembre ma puntualmente molte  Regioni  bypassano la legge nazionale grazie a dei decreti regionali che anticipano l’avvio della stagione venatoria. Quest’anno ben 14 Regioni hanno emanato dei decreti in virtù dei quali la caccia inizierà in questi primi giorni di settembre e non il 16.

Nonostante l’anticipo sia una pratica diffusa, il decreto genera molta perplessità tra gli ambientalisti ed i fautori della difesa della fauna. La spiegazione è che le Regioni in cui si potrà sparare in anticipo sono aumentate rispetto agli anni precedenti e l’anticipo, di quasi 3 settimane, è davvero consistente.  Come conseguenza, gli animali che troveranno la morte in questa stagione venatoria saranno molti di più rispetto alle stagioni precedenti.

Il ricorso del WWF

Il WWF, insieme ad altre associazioni, sta cercando di bloccare questi inizi anticipati con dei ricorsi al Tar nelle Regioni di Abruzzo, Liguria, Toscana, Trentino, Sardegna, Sicilia, Umbria e Marche (in questa regione i ricorsi sono ben due). I Tribunali Amministrativi Regionali dovranno decidere se annullare i Decreti emessi dalle Regioni in quanto, secondo i promotori dei ricorsi, non rispettano le norme a tutela della biodiversità e della fauna selvatica.

Dante Caserta, il vicepresidente di WWF Italia ha affermato che c’ è ” un quadro desolante rispetto al quale dobbiamo ancora una volta registrare che troppi amministratori regionali vogliono semplicemente accontentare la parte più retrograda del mondo venatorio, dimenticando che la fauna è un bene di tutti”.

Ma sono ancora tanti i cacciatori in Italia? Si, anche se diminuiscono di anno in anno. Sono più che altro persone con un’ età avanzata, compresa tra i 65 ed i 78 anni, la maggior parte dei quali residenti in Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna ma molto presenti anche in Piemonte, Veneto, Lazio e Campania.

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