Bologna, picchia la moglie per convincerla a diventare testimone di Geova.

L'uomo, con problemi di alcolismo, è stato e arrestato dalla polizia. Voleva a tutti i costi che la consorte si convertisse alla comunità religiosa che lui frequentava

Bologna, picchia la moglie per convincerla a diventare testimone di Geova.

A Bologna un uomo di 57 anni è stato arrestato per violenza e maltrattamenti in famiglia. L’uomo avrebbe picchiato violentemente la moglie sotto l’effetto dell’alcol per convincerla a diventare testimone di Geova come lui. Un movimento che pare frequentasse da qualche tempo.

L’uomo, originario di Ferrara, litigava spesso con la consorte, arrivando sovente alle mani. Non solo, talvolta scatenava la sua violenza anche contro la figlia 17enne di lei e contro il suocero, picchiato a suon di schiaffi e minacciato di morte dopo che l’energumento aveva anche devastato i mobili dell’appartamento bolognese.

La violenza

Lunerdì, dopo l’ennesima lite, l’uomo è stato denunciato dalla moglie per violenza domestica e arrestato dalla polizia. Aveva voluto convincere la coniuge a cambiare religione e ad abbracciare la sua stessa fede. Un tentativo di conversione avvenuto però con metodi da Inquisizione e non certo con metodi da uomo di chiesa. 

La congregazione cristiana dei testimoni di Geova ha infatti voluto specificare che il 57enne denunciato non era un loro membro, perché non era battezzato, al massimo frequentava qualche adunanza, sottolineando peraltro come “alcolismo e violenza sono caratteristiche contrarie al nostro insegnamento”.

Un insegnamento basato sui principi di sobrietà che l’uomo, in preda all’alcol e forse al fanatismo, ha interpretato in modo errato. Arrogandosi la licenza di imporre la propria fede anche alla moglie. Cosa, questa, che non corrisponde al profilo dei testimoni di Geova. che sono noti per i loro principi di pace e unità familiare.

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