Bologna: bimbo di 19 mesi muore all’asilo nido. Aperta inchiesta per omicidio colposo

Un bambino di 19 mesi è deceduto all'asilo nido. Bisogna ancora far luce sulle cause del suo decesso, per accertare se siano dovute ad un malore o ad un soffocamento da rigurgito. Si attendono i risultati dell'autopsia.

Bologna: bimbo di 19 mesi muore all’asilo nido. Aperta inchiesta per omicidio colposo

La comunità di Minerbio è scossa dalla morte del piccolo di 19 mesi, deceduto nel pomeriggio del 12 Aprile presso l’asilo nido “Mary Poppins”. Il piccolo Alessandro, dopo essersi addormentato per il sonnellino, non si è più risvegliato. Al momento, gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi per capire le dinamiche della morte. 

Il pm della Procura di Bologna, Roberto Ceroni, ha aperto un’inchiesta contro ignoti, con l’ipotesi di omicidio colposo. La procura intende far sapere che questo è un atto dovuto come da prassi, necessario per avviare l’autopsia e chiarire le dinamiche della tragedia. L’esame autoptico dovrebbe essere effettuato quanto prima. Tra le ipotesi della morte del piccolo, la più accreditata è quella di arresto cardiaco. Le indagini proseguono anche con l’acquisizione dei filmati ripresi dalle telecamere all’interno dell’asilo.

Le maestre, appena si sono accorte delle condizioni di Alessandro, hanno subito allertato il 118. Il piccolo, nonostante le sollecitazioni, non si risvegliava dal riposino pomeridiano: le prime a soccorerlo sono state le insegnanti. Alessandro respirava a fatica, era pallido, ed aveva il battito impercettibile. La corsa all’ospedale Bentivoglio è stata inutile. A quanto pare, il piccolo la sera prima aveva avuto decimi di febbre.

L’asilo nido: “In 13 anni non si sono mai verificati problemi o incidenti”

L’asilo nido Mary Poppins ha ricostruito gli istanti della tragedia quando, dopo aver constatato le condizioni del piccolo, sono stati chiamati i soccorsi. “Avevamo da poco effettuato il corso di aggiornamento per il primo soccorso e subito una maestra ha praticato il massaggio cardiaco e tutte le procedure per rianimarlo. Intanto, in contatto telefonico con il 118, abbiamo seguito le indicazioni dei sanitari. Siamo vicini alla famiglia con quale abbiamo un rapporto familiare”, ha spiegato il personale della scuola. 

L’asilo non riesce a spiegarsi cosa possa essere successo, e probabilmente ciò si scoprirà soltanto con l’autopsia, che evidenzierà se ci sono state negligenze da parte della scuola, o se è stata una maledetta fatalità. Il personale della scuola d’infanzia è deciso a difendersi: “In 13 anni non si sono mai verificati problemi o incidenti. Quando ci siamo accorti che Alessandro stava male, si sono attivate tutte le procedure per soccorrerlo“. Sul territorio, la struttura è molto conosciuta e apprezzata, in quanto viene descritta come centro d’eccellenza.

Come appurato dai Carabinieri, sul piccolo non erano presenti segni di violenza, e i pasti consumati a pranzo rispecchiavano tutte le prescrizioni sanitarie necessarie.  

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