Biella: muore 17enne, genitori dicono sì al trapianto. Salverà 7 vite

Una ragazza di 17 anni è morta a causa di un'embolia polmonare, ma i suoi genitori hanno deciso per l'espianto completo degli organi: grazie alle tecniche del trapianto, ora Carola potrà salvare fino a 7 vite.

Biella: muore 17enne, genitori dicono sì al trapianto. Salverà 7 vite

Il trapianto è spesso e volentieri la soluzione migliore per onorare al meglio la memoria di un defunto, consentendogli di poter continuare ad essere amato non soltanto dai propri stessi cari, bensì persino da coloro ai quali ha salvato la vita. Eppure la decisione, per quanto apparentemente logica, non è semplice, viste le implicazioni sentimentali che si celano al suo interno.

Probabilmente ce n’è voluto molto di coraggio alla madre ed al padre di Carola Iacchini per acconsentire all’espianto degli organi della figlia, morta a soli 17 anni a causa di una terribile embolia polmonare. La ragazza era stata trasportata d’urgenza presso il pronto soccorso di Biella lo scorso sabato 3 novembre, ma quando arrivò presso la struttura ospedaliera era già entrata in coma.

Per due giorni il Carola ha tentato di resistere, ma alla fine il suo fisico ha ceduto: la ragazza è morta il lunedì successivo a causa di un arresto cardiaco che non le ha lasciato scampo, provocato da una tromboembolia polmonare. Una vita stroncata proprio mentre stava iniziando a fiorire, e che ha lasciato un enorme vuoto dentro di sé.

Ma i genitori della ragazza hanno concluso che, se la morte della figlia era ormai una realtà terribile con la quale dover fare i conti, non poteva essere quello l’ultimo saluto di Carola al mondo. Così hanno deciso di donare i suoi organi – polmoni, fegato, cornee e reni – affinché il lascito della 17enne non consistesse solo nel lutto e nel dolore, ma anche in una nuova speranza per chi versa in condizioni gravissime e rischia di non riuscire a sopravvivere.

Grazie a questa coraggiosa iniziativa, la morte della giovane permetterà ad altri 7 malati di guarire, ad alcuni persino a sopravvivere: il fegato di Carola è infatti già stato trapiantato in un paziente ricoverato a Torino, mentre i polmoni sono stati destinati ai laboratori di Cardiochirurgia de La Città della Salute dove sta venendo valutato l’eventuale trapianto in altrettante persone.

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