Tragedia sulla A14 nel tratto tra Ancona e Loreto, dove il cavalcavia numero 167 è collassato, cedendo rovinosamente sul manto stradale sottostante. Al momento dell’impatto, stavano transitando delle automobili sulle quali viaggiavano delle persone, due morte e altre due sono rimaste ferite.
Un altro ponte che cede, un’immagine rovinosa che ci dà l’idea dello stato in cui versano strade ed autostrade in Italia. Istantanee che ci riportano indietro di qualche mese quando, con la stessa dinamica, un altro ponte è clamorosamente collassato, causando in quel caso un morto e cinque feriti.
Ma la domanda che oggi in molti – se non tutti – si pongono è come sia possibile che un ponte ceda improvvisamente; c’erano stati dei segnali – crepe, calcinacci o altro – che potessero preannunciare quanto poi accaduto? Chissà, ma come è stato per il caso avvenuto in Lombardia – citato sopra – siamo certi che nessuno sarà colpevole per quanto accaduto, perchè la macchina dello “scarica barile” è sempre attiva.
Intanto, nel tratto dell’A14 oggi interessato, nelle vicinanze di Camerano, i soccorsi sono ancora in azione per assicurare adeguata assistenza alle persone coinvolte. Il tratto autostradale è stato interdetto al traffico in entrambi sensi di marcia. Sul posto sono giunte diverse squadre di Vigili del Fuoco, oltre alla polizia stradale ed agli operatori del pronto intervento.
Dall’ospedale Torrette di Ancona sono state inviate anche due elisoccorso, ma al momento non sembra siano ancora rientrati, il che lascerebbe pensare ad una difficoltà nell’individuazione o estrazione delle persone coinvolte. Il bilancio provvisorio, diramato da una prima constatazione dei fatti, è di due morti e due feriti, ma può variare nel corso delle ore, poichè ancora non si esclude la presenza di altre autovetture schiacciate dalla massiccia mole del cavalcavia.
L’ennesima tragedia che poteva essere probabilmente evitata, perchè probabilmente causata da una manutenzione cattiva o del tutto assente.