“Aiutate la mia piccola Diana”: l’appello di un padre disperato alla ricerca di un donatore di midollo (2 / 2)

“Anche Diana – continua il papà – ama lo sport, è una piccola amazzone”. Poi Diana ha dovuto mollare la sua vita, la scuola, i suoi cavalli e correre in ospedale prima a Napoli e poi a roma per comprendere bene le cause del suo malessere.

 

La diagnosi era chiara ed è stata terribile dal momento che si tratta di una patologia molto rara: ne sofforno 2 persone su 1 milione.

Un patologia comparsa all’improvviso, una patologia per la quale nella maggioranza dei casi non si trova una spiegazione.

 

“Aveva dei lividi sulle gambe, li ha notati mia moglie. Io un po’ li ho sottovalutati, quei lividi, dicevo che la piccola, dopotutto aveva 5 anni. Poi, però, sotto gli occhi, sono comparse macchie rosse” racconta Michele.

Michele e Rossella, che stanno cercando di affrontare la situazione sempre col sorriso in volto, vogliono rassicurare i donatori dopo che una donna compatibile ha fatto un passo indietro all’ultimo minuto.

 

“Il trapianto non è doloroso e neanche invasivo. Con pochi giorni di impegno il donatore che speriamo di trovare per noi o per altri piccoli ammalati che conosciamo con la stessa sindrome salverà la vita di un bambino, una vittoria da medaglia d’oro”.