16enne con ritardo mentale torturato e umiliato a scuola

In una scuola bolognese, un ragazzo con un lieve ritardo mentale di 16 anni è stato torturato, umiliato e deriso dai compagni. L'istituto non è intervenuto, così i familiari della vittima hanno fatto causa alla scuola.

16enne con ritardo mentale torturato e umiliato a scuola

Incredibile quanto accaduto in una scuola di Bologna: un ragazzo di 16 anni con un lieve ritardo mentale e di apprendimento è stato torturato in maniera straordinariamente crudele dai compagni, che sono arrivati addirittura a tagliarlo alla gola con un taglierino.

Ma la cosa più assurda, è stata che l’istituto superiore ha permesso che ciò accadesse. La tragica storia è stata raccontata dal ragazzo ai genitori, i quali hanno immediatamente sporto denuncia alle autorità. A quanto è emerso dalle indagini, i criminali non si si sono limitati a torturare e vessare il giovane down fisicamente e psicologicamente, ma hanno anche filmato tutto con i loro smartphone.

Tuttavia non sono mai arrivati provvedimenti disciplinari seri da parte della scuola per mettere fine alle violenze, così i genitori della vittima sono passati alle vie legali denunciando sia i genitori dei ragazzi responsabili, sia la scuola stessa.

Sarebbero tre in particolare gli episodi sui quali stanno indagando ora i Carabinieri di Bologna. Il primo è relativo al 27 ottobre 2015, quando i ragazzi hanno tagliato la gola del giovane con un taglierino, particolare che figura tra le altre cose anche nel referto medico del pronto soccorso dove il giovane è stato trasportato per le cure.

Il secondo episodio di violenza è più recente e risale al 18 gennaio 2016: il ragazzo ritardato sarebbe stato buttato a terra e picchiato selvaggiamente dai compagni, nonché deriso per le sue difficoltà di apprendimento. L’ultimo è accaduto soltanto pochi giorni fa, il 28 gennaio 2016, quando i ragazzi avrebbero rinchiuso la vittima in uno dei bagni della scuola, sprangando la porta e facendogli un video mentre si disperava nel tentativo di uscire da quella prigione improvvisata.

Lorenzo Cartozzi, avvocato dei genitori della vittima, ha già presentato un esposto sia alla Procura dei Minori che alla Procura Ordinaria. Ora sia i genitori dei criminali che la scuola, che ha permesso che ciò accadese, risultano essere sotto indagine.

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