Morto Ennio Fantastichini, stroncato dalla leucemia

È morto Ennio Fantastichini, l'attore viterbese è stato stroncato da una leucemia acuta. Era ricoverato da 15 giorni nel reparto di rianimazione dell'ospedale Federico II di Napoli.

Morto Ennio Fantastichini, stroncato dalla leucemia

Ennio Fantastichini non ce l’ha fatta a vincere la sua battaglia contro la leucemia. L’attore romano è morto all’ospedale Federico II di Napoli, dopo essere stato ricoverato per 15 giorni nel reparto di rianimazione. La leucemia acuta promielocitica in fase avanzata gli ha procurato anche una grave emorragia cerebrale che lo ha portato alla morte.

Ennio Fantastichini è stato uno degli attori più apprezzati del nostro cinema. Vinse il David di Donatello come migliore attore non protagonista nel 2010, con il film di Ferzan Ozpetek, “Mine vaganti. Sul piccolo schermo, invece, molti lo ricordano nella fiction “Squadra antimafia. Aveva 63 anni ed è rimasto autoironico fino alla fine dei suoi giorni. Nato a Gallese, in provincia di Viterbo, aveva dimostrato sin da adolescente la sua passione verso la recitazione.

Iniziò la sua formazione artistica all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico. La sua carriera è stata molto ricca, ha lavorato con Gianni Amelio, per il film “Porte aperte”, del 1989, è stato poi diretto nella sua carriera, affollata di titoli, da Ferzan Ozpetek in “Saturno contro” e “Mine vaganti”, da Paolo Virzì in “Ferie d’agosto”, da Peter Greenaway in “Ripopolare la reggia”, da Marco Risi in “Fortapàsc”, da Riccardo Milani in “Scusate se esisto!” e da tanti altri in numerose opere cinematografiche e televisive.

Una delle sue ultime apparizioni televisive è stata nel film-tv “Fabrizio De André – Principe libero”, uscito proprio quest’anno. Tra le sue maggiori passioni c’era il teatro di Shakespeare, pur non essendogli capitato spesso di interpretarlo. Era però fiducioso nel pensare che ancora il suo percorso artistico avrebbe avuto altre tappe importanti.

Voleva vivere nuove esperienze professionali, ma nello stesso tempo voleva trovare del tempo per dedicarsi alle cose che più lo interessavano. Voleva vivere una seconda adolescenza, ma purtroppo il destino aveva altro in serbo per lui e non glielo ha permesso, modificando i suoi piani personali e professionali. Un attore che rimarrà certamente nel ricordo dei colleghi e del grande pubblico.

 

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