Bernardo Bertolucci, muore il grande maestro del cinema italiano

Il grande regista e sceneggiatore Bernardo Bertolucci è morto la scorsa notte dopo una brutta malattia, la notizia si è divulgata nel giro di poche ore anche in tutto il mondo.

Bernardo Bertolucci, muore il grande maestro del cinema italiano

L’Italia oggi si sveglia con una notizia che nessuno avrebbe voluto mai leggere, cioè quella del grande lutto che ha colpito il mondo del cinema e dello spettacolo per la morte del grande regista italiano Bernardo Bertolucci, avvenuta nella notte di lunedì 26 novembre, lasciando un dolore incredibile nei tanti che lo seguivano e lo ammiravano.

La notizia della dipartita del celebre regista – che è stato anche un abile sceneggiatore, poeta e documentarista – ha fatto in breve tempo il giro del mondo, complice anche il tam tam dei social dove si leggono tantissimi messaggi di cordoglio, ma anche attestazioni di stima e affetto verso uno dei simboli della cinematografia italiana.

Muore il maestro del cinema Bernardo Bertolucci

Bertolucci è stato uno dei pochi protagonisti del mondo del cinema che è riuscito a farsi conoscere ed apprezzare anche all’estero, accrescendo così sempre più la sua fama su scala palnetaria e conseguentemente anche creando il mito intorno alla sua persona. Tra i riconoscimenti più prestigiosi che è riuscito ad ottenere anche 9 Oscar.

Le prestigiose statuette gli furono riconosciuto per uno dei suoi più celebri capolavori “L’ultimo imperatore”, come miglior regista e sceneggiatura. Tra gli altri suoi capolavori cinematografici si possono annoverare anche: “Ultimo tango a Parigi”, “Piccolo Buddha” e “Il tè nel deserto”.

Bernardo Bertolucci è morto a 77 anni dopo una brutta malattia, con cui combatteva già da tempo. In queste ore sono tanti gli esponenti del mondo del cinema e dello spettacolo ad onorare la figura del grande maestro sui social network, a cui si aggiungono anche volti della politica come Matteo Renzi e Virginia Raggi. 

La figura e la grandezza di Bertolucci sono difficili da rappresentare e da replicare, perché lui racchiudeva in se proprio l’arte di raccontare e rappresentare, in modo romanzesco ed unico, l’Italia del novecento, attraverso lo sperimentalismo ma anche il cinema d’autore, passando per le megaproduzioni.

Secondo le ultime indiscrezioni sarà allestita una camera ardente in Campidoglio, dove i cittadini potranno recarsi per rendere l’ultimo saluto al grande regista che ha fatto grande il cinema italiano.

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