La Cina è la nuova mecca del calcio mondiale

Carlos Tevez ha accettato la mega offerta di 80 milioni in due anni dello Shanghai Shenhua; oggi il calcio asiatico sta crescendo a dismisura e le squadre della Serie A cinese possono permettersi di spendere cifre folli per Top Player come l'Apache, ma non è il primo

La Cina è la nuova mecca del calcio mondiale

L’argentino non è l’unico è non sarà nemmeno l’ultimo, la squadra che lo ha tentando è lo Shanghai Shenhua, il club dove giocano altre due vecchie conoscenze della Serie A come Fredy Guarin e Obafemi Martins, oltre all’ex Newcastle e Chelsea, Demba Ba.

L’Apache qualche anno fa lasciò la Juventus per una scelta di cuore, per tornare nella sqaudra dove è cresciuto, il Boca Juniors, ma davanti a cifre folli come queste come dire di no?

Tevez diventerà il calciatore più pagato del mondo, con 80 milioni di euro in due anni, non male per un calciatore che ha un nome però è a fine carriera. All’Apache potrebbe far compagnia anche Oscar del Chelsea ma, prima di loro, anche Lavezzi, Hulk e gli italiani Alberto Gilardino, Alessandro Diamanti, Graziano Pellè; e che dire del grande “maestro” Marcello Lippi, attuale tecnico della Cina.

Il calcio cinese è impazzito e stanno riempiendo le pagine sportive di tutti i giornali, ma la domanda è come fanno ad avere tutti questi soldi? 
L’aumento significativo dei soldi spesi dalle squadre cinesi negli ultimi tre anni è dovuto principalmente a due fattori: l’interesse delle aziende più ricche del Paese nate dalla vittoria del Guangzhou nella Champions League asiatica 2013 e l’interesse ancora più forte del governo per il ruolo del calcio nella società cinese.

Prima del 2013 il calcio cinese era sostenuto solo dai proprietari delle squadre, mancavano accordi di sponsorizzazione redditizi e duraturi, sia per le squadre che per le leghe. L’anno successivo alla vittoria del Guangzhou, la Super League ha incassato molti soldi grazie a nuovi accordi di sponsorizzazione (gli accordi nelle stagioni precedenti non andavano oltre i cinque milioni di euro).

Allo stesso tempo, altre aziende cinesi hanno stretto accordi con le squadre di calcio per le forniture e per gli sponsor secondari. I profitti delle due leghe principali hanno cominciato a essere regolarmente ridistribuiti ai club: nel 2014 le squadre di prima divisione hanno ricevuto tre volte la cifra incassata due anni prima e, oltre agli sponsor, sono aumentati a dismisura anche gli spettatori.

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