Il pane viola è il nuovo superfood che arriverà presto sulle nostre tavole

Più digeribile e leggero del pane bianco, il pane viola è una creazione del professor Zhou Weibiao dell’Università di Singapore. Ricco di antiossidanti naturali, non è comunque dietetico. Vediamo meglio le sue proprietà

Il pane viola è il nuovo superfood che arriverà presto sulle nostre tavole

Sta per arrivare sulle nostre tavole un nuovo genere di pane, quello viola. Molti storceranno il naso al solo colore, ma tutto ciò non è comunque dovuto all’aggiunta di sostanze chimiche. La spiegazione è molto più semplice ed è addebitabile alla presenza delle antocianine, potenti antiossidanti appartenenti alla famiglia dei flavonoidi. A seconda del ph dell’ambiente in cui si trovano, le antocianine possono assumere una colorazione che va dal rosso al blu.

L’ideatore di questo alimento è Zhou Weibiao, uno dei massimi esperti di scienza alimentare che attualmente lavora presso l’Università Nazionale di Singapore. Scopo dello scienziato è stato quello di creare un nuovo tipo di pane privo dei suoi più noti difetti. Come ben sappiamo, nutrizionisti e dietologi non vedono di buon occhio il pane bianco. Qualsiasi dieta ne prevede una drastica riduzione, in quanto viene digerito molto velocemente, aumentando esponenzialmente il livello degli zuccheri nel sangue. Tutto ciò determina la comparsa dei picchi glicemici e il ritorno quasi immediato della fame

Il professor Zhou Weibiao ha così cercato una risposta che potesse ovviare a tutti questi inconvenienti, senza però snaturare l’alimento più diffuso e consumato nel mondo. La soluzione è arrivata studiando le caratteristiche dell’amido di riso. Proprio da questo composto sono state estratte le antocianine, enzimi che colorano il pane di viola aumentandone le proprietà antinfiammatorie.  

Come annunciato dallo studioso, “questi componenti sono poco usati nell’industria alimentare. Nonostante le alte temperature utilizzate nella cottura del pane, questi antiossidanti resistono intatti per oltre l’80%”. Tutto ciò si traduce in una maggiore leggerezza, e di conseguenza in una migliore digeribilità. Per lo scienziato il pane viola mantiene lo stesso sapore di quello tradizionale, ma viene digerito il 20% più lentamente.

Pur essendo più digeribile, non è però classificabile come cibo light. Difatti l’obiettivo non era quello di ricavare un cibo dietetico, “bensì di riuscire a utilizzare le stesse calorie per un più lungo lasso di tempo”. Ingredienti e valori nutrizionali rimangono per lo più identici a quelli del pane consumato ogni giorno. Attualmente il pane viola non è ancora disponibile sul mercato, ma considerando l’interesse del pubblico e di diverse aziende, non è da escludere che possa presto arrivare sulle nostre tavole.

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