NBA, lunedì 23 gennaio 2017: Golden State cade a Miami

Lo stop della capolista dà fiato alle inseguitrici, primi fra tutti i San Antonio Spurs, che vincono senza problemi contro il fanalino di coda Brooklyn Nets. Cadono anche i Cavaliers contro i Pelicans.

NBA, lunedì 23 gennaio 2017: Golden State cade a Miami

Nella notte di lunedì 23 gennaio 2017 si sono disputate nove partite del campionato NBA. Il risultato più clamoroso viene da Miami, dove la capolista Golden State Warriors cade contro i Miami Heat, che non brillavano certo per una grande classifica.

La partita è stata bellissima e sempre nel segno dell’equilibrio, nessuna delle due squadre riesce a fuggire e per questo tutto resta molto elettrizzante e scoppiettante. Il risultato si trascina nell’incertezza fino alla fine, quando gli Heat prendono un bel vantaggio e gestiscono la gara chiudendola con il punteggio finale di 105 a 102.

Per i Miami Heat il migliore in campo è Dion Waiters, con 33 punti, 5 rimbalzi e 4 assist, con Goran Dragic che mette a segno 19 punti, 5 assist e 4 rimbalzi. Neli Warriors, Kevin Durant mette a referto 27 punti, 6 rimbalzi e 3 assist.

I San Antonio Spurs avevano invece un compito ben più semplice, quello di cercare di battere i Brooklyn Nets ultimi in classifica. Per la squadra in nero – inseguitrice dei Golden State Warriors – il compito è stato svolto con il minimo sforzo in quanto gli Spurs hanno dominato nettamente, vincendo per 112 a 86.

Per i San Antonio Spurs, Patty Mills mette a referto il bottino di 20 punti e 3 rimbalzi, mentre LaMarcus Aldridge sigla 16 punti, 9 rimbalzi e 5 assist. Va utto male per i Nets, in una stagione completamente storta e senza soddisfazioni.

Anche i Cleveland Cavaliers vengono sconfitti, per mano dei New Orleans Pelicans, in una gara piena di spettacolo, nella quale i Pelicans giocano una delle migliori partite della stagione, dominando dal primo all’ultimo minuto.

Nei New Orleans Pelicans, Anthony Davis mette a referto 36 punti e 11 rimbalzi, mentre Jrue Holiday segna 33 punti, 10 assist e 6 rimbalzi; nei Cavaliers, invece, Kyrie Irving segna una prestaazione mostruosa da 49 punti e 4 assist anche se, purtroppo per lui ed i suoi compagni di squadra – non è bastata.

Continua a leggere su Fidelity News