Volkswagen ID Buggy: la concept car vintage, elettrica, ispirata alle Dune Buggy di una volta

Nell'evento di anteprima previsto per l'autosalone di Ginevra, la teutonica Volkswagen ha presentato un divertente modello di concept car, la Volkswagen ID Buggy, a propulsione elettrica, ispirata alle vintaggissime dune buddy anni '60.

Volkswagen ID Buggy: la concept car vintage, elettrica, ispirata alle Dune Buggy di una volta

Se il MWC 2019 è stato all’insegna del 5G, i primi segnali emersi dalle anteprime dell’autosalone di Ginevra fanno chiaramente capire che la kermesse automobilistica elvetica sarà connotata dalla mobilità elettrica delle propulsioni green: in tal senso, il gruppo tedesco Volkswagen, avvalendosi di un evento dedicato, ha presentato la nuova concept car Volkswagen ID Buggy.

Al Volkswagen Night, il colosso di Wolfsburg tenta di farsi una reputazione – dopo il Dieselgate – col la piattaforma MEB che, entro il 2025, sfornerà 10 milioni di veicoli elettrici (anche a marchio Audi, Skoda, e Seat), a cominciare dall’appena presentata Volkswagen ID Buggy. Quest’ultima è una riproposizione delle dune buggy anni ’60, particolarmente adatte a percorrere i dossi delle spiagge, vista la sua altezza da terra pari a 240 mm. 

La sua struttura (4.063 x 1.890 x 1.463 mm, con interasse da 2.650 mm) è realizzata con un mix di metalli (acciaio ed alluminio) e plastica, colorata nella tonalità Fern Green, con un layer supplementare sovrapponibile in ottica personalizzazione: la parte frontale presenta due fari a LED (come il logo frontale) rotondi, come nel multivan Bulli o nel Maggiolino, niente portiere ai lati, rimosse come il tettuccio, sopperibile (in caso di maltempo) con un tendalino, con parafanghi posteriori pronunciati che terminano sempre con due fari rotondi mentre, in basso, campeggiano (nel paraurti) due uncini rossi per trainare gli amici in difficoltà e trarli d’impaccio. 

Gli interni, con un mood cromatico che richiama gli esterni, sono immuni a sabbia, polvere, ed acqua, compreso l’idrorepellente volante, a 6 lati con comandi touch per l’essenzialissimo infotainment, dal quale non si può accedere alle tecnologie assistive adas, assenti in un veicolo destinato alla guida divertente su terreni accidentati (come dimostrato anche dalle ampie ruote adatte all’off-road, da 255/55 sul davanti e da 285/60 su posteriore, sormontate da cerchi a 18”, e dall’arco centrale antiribaltamento). I posti a sedere sono due ma, , grazie all’approccio modulare del veicolo, è possibile anche ottenerne altri due supplementari.

La propulsione, ancorata al retrotreno (a meno che non si voglia la trazione integrale), conta su un motore elettrico da 150 kW traducibili in una potenza di più consueti 204 cavalli vapore e in una coppia motrice pari a 310 Newton metri: le prestazioni su strada parlano di uno speed da 0 a 100 km/h in 7.2 secondi, con punte massime di velocità di 160 km/h, ed un’autonomia – ottenuta grazie alla batteria da 62 kWh – di 250 km (secondo il ciclo Wltp), incrementabili grazie alla ricarica rapida (a 100 kW), in grado di ripristinare in mezzora l’80% della capienza energetica.

 

Continua a leggere su Fidelity News