Honda CR-V, a Ginevra arriva il nuovo suv nipponico, anche ibrido, 4×4, e 7 posti

Piccoli ma significativi i miglioramenti per la 5° generazione del suv Honda Cr-V che, per l'occasione, migliora la spaziosità interna, i consumi, e propone soluzioni anche ibride, a 7 posti, e con la trazione integrale. Disponibile dopo l'estate.

Honda CR-V, a Ginevra arriva il nuovo suv nipponico, anche ibrido, 4×4, e 7 posti

Tra qualche giorno si aprirà il salone dell’auto di Ginevra, e la nipponica Honda coglierà l’occasione della kermesse elvetica per esibire il rinnovato suv Honda CR-V che, dopo l’ottimo 6° posto tra i modelli più venduti del 2017, ed il 2° posto tra i fuoristrada alle spalle del rivale Toyota Rav4, implementerà diverse novità a livello di interni, tra cui nuove finiture (in legno) e – soprattutto più spazio, tanto da poter arrivare ospitare financo 7 persone. 

Da un punto di vista esterno, la nuova Honda CR-V è più lunga, con 459 cm, frutto anche di una piattaforma che – oltre a migliorarne il comportamento in fase di percorrenza – propone una maggiore estensione dell’interasse, ora pari a 270 cm contro i 262 cm precedenti.

Inoltre, i cambiamenti in fase aerodinamica la pongono un gradino sopra le più immediate concorrenti (Volkswagen Tiguan, Mazda CX-5, Kia Sportage) grazie ad escamotage intelligenti previsti in fase di progettazione, basti pensare alla presenza – dietro la mascherina anteriore – di una griglia dinamica (“Active Shutter Grille”) che, quando il motore non ha bisogno di calmare i bollenti spiriti, va a serrarsi in modo da non affrontare l’attraversamento dell’aria e, riducendo l’attrito, poter ridurre i consumi.

Anche gli elementi di puro restyling non mancano: il frontale propone gruppi ottici anteriori dotati di maggiore personalità, accompagnati ai lati del cofano da linee più decise e, poco oltre, in alto, da montanti anteriori più sottili e, in basso, da passaruota ampliati più muscolosi. Dietro, invece, appaiono più definiti i montanti posteriori dell’abitacolo che, di conseguenza, hanno una sagomatura più spiccata. 

Gli interni confermano la sensazione di spaziosità, con la leva del cambiorialzata – posta poco sotto l‘infotainment centrale, da 7 pollici (come il quadro comandi), dal quale è possibile controllare anche il sistema di condizionamento del veicolo, ed un vano della consolle centrale strutturato su 3 moduli: il vano bagagli – dotato di due livelli di profondità, sì da poter caricare anche oggetti di grandi dimensioni – è supportato dalla possibilità di frazionare agevolmente, in rapporto 60:40, i sedili posteriori, e dà sull’esterno tramite un portellone da carico del tutto automatizzato, del quale è possibile preimpostare anche l’altezza di apertura di modo che non urti i soffitti bassi. Se ancora non bastasse, giova ricordare che l’eventuale terza fila necessaria ad alloggiare 7 persone, disporrà di un’altezza di accesso notevole combinata con molto spazio per le gambe ed un angolo di seduta di 101° gradi, ottimi per i viaggi di lunga gittata. 

Opzionale la versione con trazione integrale (sistema “Real Time AWD” gestito da un “Intelligent Control System”), ma abitualmente con trazione anteriore, la quinta generazione del suv medio Honda CR-V non proporrà motorizzazioni diesel, in accordo con la tendenza di diverse case automobilistiche a rinunciarvi entro i prossimi anni, e sarà configurabile con propulsore termodinamico a benzina, un turbo (VTEC) da 1.5 litri supportato dal cambio automatico CVT alternativo a quello manuale a 6 marce, o – per la prima volta nel Vecchio Continente – con un l’ -MMD (Intelligent Multi Mode Drive), un motore ibrido che pone due motorini elettrici a supporto del powertrain principale, a benzina, da 2 litri (nello specifico, un i-VTEC a ciclo Atkinson). 

La versione solo a benzina del nuovo suv Honda CR-V arriverà nel prossimo autunno, mentre sarà necessario attendere un po’ di più, ovvero i primi del 2019, per mettersi al volante della variante ibrida i-MMD

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