Compie 40 anni l’obbligo di montare lo specchietto retrovisore esterno

Era il 1° gennaio 1977 quando in Italia entrò in vigore l’obbligo di montare sulle auto uno specchietto retrovisore esterno lato guida. Si poté così assolvere a quanto previsto dalla legge 942 del 1973.

Compie 40 anni l’obbligo di montare lo specchietto retrovisore esterno

Esattamente quarant’anni fa scattava in Italia l’obbligo di montare sulle autovetture lo specchietto retrovisore esterno lato guida. Tale adempimento andava ad assolvere quanto già previsto con la legge 942 del 1973, volta a regolamentare l’utilizzo dei “dispositivi per la visione indiretta” dei mezzi a motore. Sino a quella data solo i veicoli promiscui – come i commerciali o le familiari, così come si era soliti chiamarli a quei tempi – erano tenuti a disporre del retrovisore esterno montato sul lato guida.

Pur essendo una componente dell’auto all’apparenza marginale, anche lo specchietto può vantare di disporre di una propria storia. Forse, non risulterà così complessa e affascinante se paragonata a quella delle auto, ma gli appassionati delle quattro ruote potranno ritenerla curiosa e, a suo modo, interessante. Del resto lo specchietto è pur sempre un oggetto di fondamentale importanza, in quanto deve permetterci di intuire cosa succede nelle prossimità del nostro veicolo; dall’altra parte dovendosi integrare con il corpo vettura, da molti viene considerato come un vero e proprio oggetto di design.

Bisogna quindi ricordare che il primo retrovisore della storia era posizionato all’interno all’abitacolo. Per esattezza fu introdotto nel 1911 sulla Marmon Wasp, monoposto che riuscì a vincere la prima edizione della 500 Miglia di Indianapolis disputata proprio in quello stesso anno.

Lo specchietto nei decenni successivi si è evoluto in ragione delle esigenze degli automobilisti. Nel dopoguerra fu introdotta la versione con scatto antiabbagliante, utile per evitare la fastidiosa sensazione di accecamento provocata da coloro che seguono senza prestare molta cura all’assetto dei propri fari.

In un futuro non troppo lontano, gli specchietti – almeno per come li abbiamo sino ad oggi conosciuti – saranno destinati a sparire. In Giappone negli scorsi mesi hanno già approvato una modifica al codice della strada. Trattasi di un provvedimento che prevede l’adozione di telecamere e monitor a posto dei più classici retrovisori in uso da oltre un secolo. La possiamo definire un scelta che va di pari passo con la rivoluzione digitale degli ultimi anni. I vantaggi sarebbero molteplici: l’angolo di visuale sarebbe più ampio, si ridurrebbe il problema dei riflessi di luce durante la guida, e ne beneficerebbe l’aerodinamica e il peso dell’autovettura. Nel 2018 anche gli Stati Uniti introdurrano una norma del tutto simile; a quel punto sarà la volta del vecchio continente, anch’esso chiamato a doversi uniformare in materia.

Continua a leggere su Fidelity News