Autorizzate, anche in Italia, le sperimentazioni di auto con guida autonoma

Firmato il decreto che offre la possibilità di portare su strada i veicoli a guida autonoma per sperimentazioni. Non mancheranno sicurezza e nuove tecnologie con cui ci si connetterà in modo da ricever informazioni sulle condizioni stradali.

Autorizzate, anche in Italia, le sperimentazioni di auto con guida autonoma

Ieri sera, sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, previsto dalla legge di bilancio 2018. Esso consente la sperimentazione su strada dei veicoli a guida autonoma e dà via libera alle smart road. Dal 19 aprile saranno autorizzate le sperimentazioni su strada di veicoli a guida autonoma.

Questo decreto ministeriale è stato firmato dal ministro Graziano Delrio il 2 marzo scorso, e consente inoltre la sperimentazione degli innovativi sistemi di assistenza alla guida sulle nuove infrastrutture connesse. La legge prevede che il ministero possa autorizzare su richiesta la sperimentazione di veicoli a guida autonoma su alcuni tratti di strada, secondo specifici controlli e modalità, in modo da assicurare che si svolga in sicurezza.

Possono chiedere l’autorizzazione istituti universitari, enti pubblici e privati di ricerca, e costruttori di veicoli equipaggiati con le tecnologie di guida autonoma. Inoltre, la legge individua gli standard funzionali per realizzare strade più connesse e sicure, in grado di comunicare con gli utenti a bordo dei veicoli, onde fornire in tempo reale informazioni sul traffico, incidenti e condizioni meteo.

Questo avverrà installando un hardware sulle strade, per la comunicazione di grandi quantità di dati, e un hotspot Wi-Fi nelle stazioni di servizio e nelle aree di parcheggio. In una prima fase, entro il 2025, si interverrà sulle infrastrutture italiane appartenenti alla rete europea TEN-T, Trans European Network – Transport, e su tutta la rete autostradale e statale. Tutti i servizi saranno estesi a l’intera rete del sistema nazionale integrato dei trasporti.

Meno di un mese fa, la città di Torino si è candidata per ospitare le sperimentazioni per la guida autonoma sulle strade pubbliche: inoltre, fornirà una base per sviluppare la connessione 5G e le comunicazioni V2IInsomma, ci sono tante novità che aspettano solo di diventare concrete: vedremo nei prossimi anni come si svilupperanno.

Continua a leggere su Fidelity News