Giro d’Italia: Tom Dumoulin detta legge ad Oropa. Nibali in ritardo

L’olandese consolida la sua maglia rosa andando a vincere la tappa con in arrivo in salita al Santuario di Oropa dopo aver resistito agli attacchi di Quintana. Nel finale Nibali cede 43”

Giro d’Italia: Tom Dumoulin detta legge ad Oropa. Nibali in ritardo

Impresa della maglia rosa Tom Dumoulin nella 14esima tappa del Giro d’Italia da Castellania ad Oropa. L’olandese resiste agli attacchi del colombiano Nairo Quintana e nel finale va a vincere la frazione, incrementando il suo vantaggio in classifica generale, alla vigilia della settimana decisiva con le tappe alpine.

In una frazione di soli 131 km, con il momento più interessante nell’ascesa finale da Biella al Santuario di Oropa (Montagna Pantani di questo Giro), la corsa viene gestita dalla Movistar, che detta il ritmo non appena la strada inizia a salire. La selezione operata della squadra di Nairo Quintana, è un trampolino di lancio per il colombiano che, memore della vittoria sul Blockhaus, attacca ai -4 km dall’arrivo.

Il vincitore del Giro del 2014 non riesce a fare il vuoto, con il gruppetto dei migliori che resta sempre distante ad una manciata di secondi. Ai -2 km inizia lo show della maglia rosa Tom Dumoulin, che recupera sul battistrada e va a vincere la tappa davanti al russo Ilnur Zakarin e allo spagnolo Mikel Landa Meana. Oltre all’abbuono, la maglia rosa guadagna anche 14” su Quintana, arrivato quarto.

Vincenzo Nibali, in gruppo con la maglia rosa fino agli ultimi km, cede nel finale e perde 43” da Dumoulin, preceduto anche da Thibaut Pinot e Adam Yates. In classifica generale la maglia rosa adesso ha un vantaggio di 2’47” su Nairo Quintana, 3’25” su Thibaut Pinot e 3’40” su Vincenzo Nibali.

Con questo successo Tom Dumoulin si candida come favorito per la vittoria finale della corsa, considerando che avrà dalla sua parte anche la cronometro conclusiva di domenica 28 Maggio, ma dovrà prima difendere il suo vantaggio nelle tappe di alta montagna che andranno in scena da martedi 23, con salite con il Mortirolo, lo Stelvio e il Pordoi.

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