Nel panorama tecnologico globale, Apple, Samsung e Google continuano a innovare con aggiornamenti e nuove strategie che influenzeranno il modo in cui interagiamo con i dispositivi e i servizi digitali. Google potenzia Gemini, il suo assistente di intelligenza artificiale, ampliando le funzionalità educative e offrendo l’accesso gratuito a Google AI Pro agli studenti, mentre introduce importanti novità su YouTube per Android. Apple rilancia gli investimenti negli Stati Uniti puntando su produzione locale di chip e vetri per iPhone, prepara l’iPhone 17 Pro con maggiore memoria e esplora nuove modalità di interazione per il Vision Pro. Samsung, infine, si concentra sull’aggiornamento della One UI, migliora le prestazioni dei suoi chipset e prepara il lancio di nuovi dispositivi come il Galaxy Tab S10 Lite e il Galaxy S26 Ultra, con innovazioni significative nella ricarica rapida. In parallelo, il Giappone spinge per una maggiore apertura dei sistemi operativi mobili, imponendo ad Apple e Google regole più rigide sulla concorrenza e l’accesso alle app. Queste novità segnano un ulteriore passo verso un ecosistema tecnologico sempre più ricco, flessibile e performante.
Mondo Google
Gemini si arricchisce con nuovi strumenti educativi e offre Google AI Pro gratis per un anno agli studenti
Google ha ampliato le funzionalità educative del suo assistente di intelligenza artificiale Gemini, offrendo agli studenti maggiorenni di paesi selezionati, tra cui l’Italia, l’accesso gratuito per un anno al piano Google AI Pro. Questa iniziativa, valida fino al 6 ottobre 2025, include strumenti avanzati come il modulo di Apprendimento Guidato, che personalizza spiegazioni e soluzioni in base al profilo dello studente, e il Co-Writing, che supporta nella scrittura e revisione di testi. Gli studenti possono inoltre creare flashcard, quiz interattivi e utilizzare risorse visive come video e grafici per facilitare lo studio. Con l’abbonamento Pro gratuito, si ha accesso anche a funzioni premium come Gemini 2.5 Pro, capace di rispondere a domande complesse e interpretare immagini, Veo3 per la creazione di brevi video da testi o immagini, e NotebookLM potenziato per organizzare informazioni e generare riassunti. La ricerca approfondita è supportata da Deep Research, che utilizza fonti affidabili per analisi dettagliate. Per usufruire dell’offerta è necessario essere studenti iscritti a un’istituzione educativa, avere un account Google personale e iscriversi con un metodo di pagamento valido, trasformando così il modo in cui l’IA supporta l’apprendimento e la produttività scolastica.
YouTube su Android: in arrivo l’opzione per disattivare lo Zoom Automatico
Presto gli utenti Android potranno finalmente disattivare lo Zoom Automatico nell’app di YouTube, una funzione introdotta per adattare i video alla visualizzazione orizzontale ma spesso criticata per tagliare parti importanti dell’immagine. Scoperta nel codice della versione 20.32.32, la nuova impostazione consentirà di disabilitare questo comportamento direttamente nelle opzioni di riproduzione, offrendo un maggiore controllo sull’esperienza visiva. A differenza della modalità “amplia per riempire lo schermo”, lo Zoom Automatico agisce anche quando questa è disattivata, risultando imprevedibile e fastidioso per molti. Al momento, l’unico modo per intervenire è un piccolo tasto fluttuante che compare durante la riproduzione a schermo intero, ma il nuovo aggiornamento promette una soluzione più comoda e stabile. Sebbene non ci sia ancora una data di rilascio ufficiale, l’inclusione nei file interni lascia intuire che l’opzione sarà disponibile a breve. Una modifica che potrebbe migliorare sensibilmente l’usabilità dell’app, risolvendo una delle lamentele più frequenti degli utenti Android.
Mondo Apple
Apple annuncia un investimento da 100 miliardi di dollari negli USA e accordo con Samsung per la produzione di chip
Apple ha comunicato un investimento aggiuntivo di 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti per aumentare la produzione di componenti destinati a iPhone e altri dispositivi. Tra le novità, la partnership con Samsung, che fornirà chip assemblati nel suo stabilimento di Austin, Texas, ottimizzati per energia e prestazioni dei prodotti Apple. Sebbene la produzione dei più avanzati chip Apple A19 o A20 difficilmente sarà affidata a questa fabbrica, fonti interne indicano che Samsung potrebbe assemblare sensori di immagine, contribuendo così a ridurre la dipendenza di Apple da Sony. Questa mossa si inserisce in una strategia più ampia che vede Apple impegnata a investire complessivamente 600 miliardi di dollari negli USA nei prossimi quattro anni, anche per mitigare l’impatto delle tariffe previste sui prodotti assemblati in India, evitando così possibili aumenti di prezzo per la linea iPhone 17.
Apple e Corning: produzione dei vetri per iPhone e Apple Watch interamente negli Stati Uniti
Apple ha annunciato un investimento da 2,5 miliardi di dollari (~2,3 miliardi di euro) per produrre, per la prima volta, vetri per iPhone e Apple Watch interamente sul suolo statunitense. Il progetto, in collaborazione con Corning, vedrà la fabbrica di Harrodsburg (Kentucky) dedicarsi esclusivamente alla produzione dei materiali, con l’obiettivo di soddisfare la domanda in vista del lancio degli iPhone 17. Il piano porterà anche un aumento del 50% della forza lavoro e rientra in una strategia più ampia, denominata AMP, che punta a rafforzare la manifattura americana e creare oltre 20.000 nuovi posti di lavoro nel settore tecnologico.
iPhone 17 Pro: il modello base potrebbe finalmente avere 256 GB di memoria
Secondo un recente leak proveniente dalla Cina, la linea iPhone 17 Pro potrebbe segnare un cambiamento importante aumentando la memoria di base a 256 GB, abbandonando così l’opzione da 128 GB. Questa novità allineerebbe il modello Pro al fratello maggiore Pro Max, che già offre 256 GB come configurazione standard. Tale aggiornamento rappresenterebbe un passo avanti significativo, soprattutto considerando i prezzi elevati degli smartphone Apple, mentre i modelli iPhone 17 e 17 Air manterrebbero invece i 128 GB come memoria iniziale. Pur non essendoci ancora conferme ufficiali da parte di Apple, questo possibile aumento di storage potrebbe offrire agli utenti un valore aggiunto, specialmente in caso di un ipotetico aumento di prezzo di circa 50 dollari per tutti i modelli della nuova serie.
Apple potrebbe seguire Microsoft e lanciare un MacBook con connessione 5G
Apple sta valutando di introdurre un MacBook con supporto alla connessione 5G, ispirandosi alla mossa già compiuta da Microsoft. Per realizzare ciò, potrebbe utilizzare il suo nuovo modem proprietario C1, già presente su iPhone 16, che permetterebbe di contenere i costi di produzione mantenendo un’elevata efficienza. Se la prima linea MacBook a integrare il 5G fosse quella Pro, l’azienda probabilmente attenderà il modem C2, che offrirà supporto alla tecnologia mmWave per velocità ancora maggiori, particolarmente indicata per i dispositivi professionali. L’adozione della tecnologia eSIM sembra la strada più probabile per evitare l’uso di slot per SIM fisiche. Anche se Apple non ha ancora ufficializzato quale modello sarà il primo a dotarsi di connettività 5G, le indiscrezioni suggeriscono un lancio previsto per il 2026, segnando un passo avanti importante per i portatili della casa di Cupertino.
Vision Pro, addio comandi vocali: Apple brevetta la lettura labiale
Apple ha depositato un brevetto innovativo che potrebbe cambiare radicalmente il modo di interagire con il Vision Pro, il suo visore avanzato. La nuova tecnologia si basa sulla lettura dei movimenti labiali per riconoscere comandi e testi, eliminando la necessità di parlare ad alta voce. Questo sistema prevede l’uso di più sensori, inclusi quelli montati sulla struttura del visore e telecamere interne ed esterne, capaci di rilevare sia i movimenti della bocca che vibrazioni o deformazioni facciali. Integrando l’eye-tracking e il riconoscimento gestuale, Apple punta a garantire un controllo discreto e funzionale anche in ambienti rumorosi o silenziosi, come uffici o biblioteche. Si tratta di un’evoluzione naturale delle tecnologie già sviluppate, come i controlli gestuali degli AirPods Pro, ma con una complessità e precisione molto maggiori, supportata da un’intelligenza artificiale addestrata con dati audio e visivi personalizzati per ogni utente.
Mondo Samsung
One UI 8: beta per Galaxy S24 e S23 con possibile data di lancio
Samsung ha annunciato che la beta della One UI 8 arriverà a breve per le linee Galaxy S24 e Galaxy S23, con un rollout previsto per metà agosto e settembre rispettivamente. Secondo l’informatore Tarun Vats, gli utenti Galaxy S24 iscritti al programma beta riceveranno l’aggiornamento a partire dal 13 agosto, mentre per la serie Galaxy S23 il debutto è atteso dall’8 settembre, con possibili variazioni di qualche giorno. Questa nuova versione software segue alcune critiche ricevute da Samsung per i ritardi e i problemi riscontrati con la One UI 7, in particolare sui dispositivi Galaxy S24, che avevano portato a un’interruzione momentanea dell’aggiornamento. Se il ritmo delle distribuzioni sarà mantenuto, si prevede che la One UI 8 possa arrivare a settembre anche sui modelli Galaxy S25, con l’estensione ad altri dispositivi programmata entro ottobre, segnando così una fase di miglioramento nella gestione degli update da parte di Samsung.
Galaxy A57: Exynos 1680 supera il benchmark con prestazioni sorprendenti
Il Samsung Galaxy A57 ha appena mostrato il suo nuovo chipset Exynos 1680 in un test benchmark che ha stupito per i risultati ottenuti. La GPU Xclipse 550, basata sull’architettura RDNA 3.5 di AMD, ha raggiunto ben 6.330 punti nel test OpenCL, praticamente il doppio rispetto ai 3.095 punti della GPU Xclipse 530 presente nell’Exynos 1580 del Galaxy A56. Inoltre, Samsung ha aggiornato la configurazione dei core del processore, che ora prevede un core principale a 2 GHz, quattro core ad alte prestazioni a 1,95 GHz e tre core dedicati all’efficienza energetica a 1,70 GHz, garantendo così un buon equilibrio tra potenza e consumo. Non è ancora chiaro se il chip sia prodotto con processo a 4 nm o 3 nm, dettaglio che verrà svelato prossimamente. Questi risultati fanno ben sperare per un significativo salto di prestazioni nel Galaxy A57, che si presenta come una soluzione di fascia media particolarmente valida per il multitasking e il gaming, rafforzando la posizione di Samsung in questa fascia di mercato.
Galaxy Tab S10 Lite compare nel Google Play Console con Exynos 1380 e Android 15
Samsung si prepara a lanciare il nuovo Galaxy Tab S10 Lite, versione più accessibile della futura linea S11. Il tablet è apparso nel database del Google Play Console, svelando alcune delle sue caratteristiche principali: processore Exynos 1380, 6 GB di RAM, Android 15 con interfaccia One UI e display con risoluzione 2.112 x 1.320 pixel. Il design resta fedele allo stile dei tablet Samsung, con cornici spesse e pulsanti laterali ottimizzati per l’uso orizzontale. Secondo le indiscrezioni, avrà una batteria da 8.000 mAh con ricarica rapida a 45W, supporto a S-Pen e tastiere esterne.
Galaxy S26 Ultra punta sulla velocità: ricarica a 60 W per l’ammiraglia Samsung
Samsung si prepara a rompere uno dei suoi limiti storici con il Galaxy S26 Ultra, introducendo finalmente una vera ricarica rapida a 60 W. Secondo l’affidabile leaker Ice Universe, il nuovo top di gamma sarà in grado di raggiungere il 75-80% di carica in appena 30 minuti, migliorando nettamente rispetto ai 45 W del modello precedente. Anche se la capacità della batteria non dovrebbe cambiare, l’incremento nella velocità di ricarica rappresenta un salto importante nella qualità d’uso quotidiano. Samsung adotterà una strategia simile a quella già vista in altri produttori: potenza massima nella prima fase, per poi rallentare nella parte finale della carica per proteggere la durata della batteria. Se confermata, questa novità segna una svolta attesa da anni dagli utenti della serie S, pur lasciando qualche rimpianto per l’assenza di una batteria più capiente.
Mal comune, mezzo gaudio
Il Giappone impone ad Apple e Google l’apertura dei sistemi a terze parti entro 4 mesi
Il governo giapponese ha stabilito che Apple e Google avranno tempo fino al 19 dicembre 2025 per adeguarsi a una nuova legge sulla concorrenza nel software mobile. Il provvedimento, ispirato ma più rigido rispetto al DMA europeo, impone ai due colossi di aprire i propri sistemi operativi a store alternativi, browser con motori diversi da WebKit e metodi di pagamento esterni. Entrambi dovranno inoltre garantire che le loro app non vengano privilegiate, non possano accedere a dati sensibili di concorrenti e non interferiscano con la visibilità di app rivali. La normativa prevede anche report annuali di conformità e l’obbligo, per Apple, di mostrare la scelta del browser già alla prima accensione dei dispositivi iOS.