Raspberry Pi 500: il futuro dei pc compatti in una tastiera

La Fondazione Raspberry Pi ha lanciato il Raspberry Pi 500, un computer completo nascosto in una tastiera compatta, con processore quad-core, 8 GB di RAM e un prezzo competitivo che punta a rivoluzionare il mercato educativo e professionale.

Raspberry Pi 500: il futuro dei pc compatti in una tastiera

La Fondazione Raspberry Pi ha presentato il nuovo Raspberry Pi 500, un dispositivo che unisce la potenza di un computer moderno alla praticità di una tastiera compatta. Questo modello rappresenta un’evoluzione del precedente Pi 400, offrendo prestazioni paragonabili al flagship Raspberry Pi 5 ma in un formato ancora più accessibile e facile da utilizzare.

Il concept del Raspberry Pi 500 è tanto semplice quanto innovativo: nascondere tutta la tecnologia di un computer avanzato all’interno di una tastiera. Basta collegare un monitor e un mouse per avere un PC completo, pronto per applicazioni didattiche, professionali e ricreative. Il Raspberry Pi 500 è dotato di un chipset quad-core ARM Cortex-A76 a 64 bit, con una frequenza di 2,4 GHz, abbinato a 8 GB di RAM LPDDR4-3200.

Il sistema supporta doppio display 4K grazie alle due porte micro-HDMI, mentre la connettività è garantita da Wi-Fi dual-band, Bluetooth 5.0 e una porta Ethernet Gigabit. Completano il tutto tre porte USB, uno slot microSD per espansione e il classico header GPIO a 40 pin per progetti personalizzati. Il Raspberry Pi 500 sarà disponibile al prezzo base di 90 dollari (circa 85 euro), inclusa una scheda microSD da 32 GB precaricata con Raspberry Pi OS, una versione ottimizzata di Linux Debian.

Per chi cerca una soluzione completa, è previsto un kit desktop a 120 dollari (circa 113 euro) che include mouse, alimentatore USB-C e cavi. Inoltre, la Fondazione ha annunciato un monitor dedicato da 15,6 pollici con risoluzione Full HD, disponibile a 100 dollari (circa 94 euro). Al momento, le varianti della tastiera includono layout britannico e americano, con altre versioni internazionali in arrivo, tra cui quella italiana. 

Con il Raspberry Pi 500, la Fondazione punta nuovamente al settore educativo, proponendolo come alternativa ideale a Chromebook e iPad nelle scuole. Il dispositivo mantiene viva la missione originaria del progetto: avvicinare studenti e insegnanti all’informatica con strumenti potenti, economici e flessibili. 

Continua a leggere su Fidelity News