YouTube censura contenuti LGBTQ: il mondo gay in rivolta

È partita una dura polemica contro YouTube, e la decisione di oscurare video con tematiche omosessuali, ma privi di immagini forti, violente, o non adatte ai minori.

YouTube censura contenuti LGBTQ: il mondo gay in rivolta

Sembra aver fatto un grosso passo indietro il contenitore di video per eccellenza, YouTube. Ha scatenato miriadi di polemiche la decisione presa in questi giorni, dal gigante americano dei video, di oscurare tutti i video con contenuti a tema omossessuale classificati come LGTBQ. In seguito a tutte queste lamentele, arriva prontamente anche la promessa di risolvere il problema che si è creato. Ma vediamo meglio come sono andati i fatti.

Nei giorni scorsi, uno youtuber molto seguito sulla piattaforma, Tyler Oakley, che vanta 8 milioni di seguaci, si è accorto che alcuni suoi video sono stati catalogati nella sezione “restricted“, cioè non più visibili grazie al parental control ai minori di 18 anni. Tutto ciò sarebbe normale se tali video contenessero materiale inappropriato o violento, invece questa restrizione è stata estesa anche a filmati che trattavano dichiarazione d’amore, filmati sulla teoria del gender e sul tema dell’outing (la dichiarazione pubblica della propria omosessualità).

Proprio quest’ultimo divieto ha scandalizzato maggiormente gli utenti che sostengono che quel tipo di video può essere un aiuto per molti ragazzi che cercano un appoggio, o un consiglio, per affrontare una situazione delicata della propria esistenza. Vedere che altre persone hanno vissuto, o stanno vivendo, quello specifico problema, potrebbe essere di conforto a molti.

Un altro youtuber americano molto seguito, Hank Green, ha lanciato un tweet in cui scriveva: “YouTube Restricted è un modo affinché i genitori possano bloccare dei contenuti potenzialmente offensivi. Quindi, tra questi ci sono anche le persone omosessuali?

YouTube, in seguito alle proteste, si è scusato pubblicamente, e ha palesato l’intenzione di risolvere la faccenda, ma non è sceso nei particolari della questione. Da ricordare che l’algoritmo usato non è umano, quindi potrebbe essere stato la causa di un fraintendimento visto che il filtro è nato per censurare “video dal linguaggio sessuale esplicito, eccessivamente oltraggioso” e, in generale, il materiale violento. Una descrizione alquanto vaga che potrebbe causare errori di valutazione.

Un esempio su tutti è la censura del video di Taylor Swift, la cantautrice americana: anche questo filmato è stato inserito nel materiale censurato e, quindi, fruibile solo da una fetta dell’utenza di YouTube.

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