Twitter e Facebook "ammettono" di essere delle media company

Nonostante il loro continuo diniego, l'evolversi dei tempi ha costretto le piattaforme di Facebook e Twitter ad autodefinirsi delle vere e proprie "media company". Ne sono la prova le dichiarazioni di Zuckerberg, e le mosse di Twitter

Twitter e Facebook "ammettono" di essere delle media company

Facebook e Twitter hanno sempre rifiutato la definizione di “media company” in quanto, sulle loro piattaforme, può pubblicare chiunque: quindi, i post non possono essere “firmati” da nessun editore, se non da chi li pubblica.

Con il passare del tempo, le piattaforme di condivisione sono diventate una vera e propria “fonte di notizie” e, a prescindere da chi le “firma”, le notizie vengono pubblicate, diffuse, e “prese in considerazione”: spesso, molto di più rispetto alle notizie pubblicate dalle “media company” ufficiali.

Il problema delle “notizie bufala” (ma anche delle notizie che non vengono pubblicate dalle media company e che, invece, si trovano in rete) ha evidenziato che il modo di informarsi – in particolare per i digital native – ha avuto un’evoluzione inaspettata, ragion per cui quello che si sta verificando – secondo molti – potrebbe sconvolgere l’equilibrio che si è riusciti a creare sino ad ora.

È giunto il momento di dare una “giusta” informazione, in particolare, a chi apprende le notizie dalla rete.

Non più di un mese fa, Mark Zuckerberg è stato costretto ad ammettere che Facebook può definirsi una media company. “Non scriviamo le notizie che le persone leggono sulla piattaforma, ma sappiamo che facciamo molto di più che distribuire notizie” aveva affermato.

Oggi, anche Twitter sembra procedere verso la stessa direzione: sul sito, si leggono tre annunci di offerta di lavoro, come redattore, per la piattaforma Periscope (che permette di trasmettere video in diretta con lo smartphone) e, come requisito, oltre ad avere “l’abilità” di scovare notizie, bisogna parlare bene l’inglese e “padroneggiare” almeno altre due lingue. L’azienda, inoltre, sta cercando di stringere accordi per cercare si trasmettere in modalità “premium” le partite della Lega Nazionale di Football degli USA.

Infine, da alcune settimane, si sta testando una sorta di notifica per le breakingnews, che permette agli utenti di essere avvisati di una “notizia straordinaria” (come, per esempio, è avvenuto durante l’attentato di Berlino).

Questo potrebbe essere l’inizio di una “rivoluzione” riguardo l’informazione on line.

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