Strage di Lahore. Un bug attiva il Facebook safety check in Italia

In occasione dell'attentato islamico contro gli abitanti pakistani di Lahore, Facebook ha attivato il safety check per consentire alle persone di comunicare la propria messa in salvo. Un bug, però, ha portato la notifica dell'attentato sino in Italia. Panico!

Strage di Lahore. Un bug attiva il Facebook safety check in Italia

Facebook, in condizioni di emergenza, tende ad attivare un servizio particolarmente utile per i suoi utenti. Parliamo del “safety check” noto come “Sto bene”: per un errore del servizio “Sto bene”, la richiesta di accertamento della propria incolumità è giunta non solo alle persone coinvolte nell’attentato di Lahore, ma anche ad altri utenti. Allarmandoli in modo gratuito!

Facebook ha attivato per la prima volta il safety check “Sto bene” in occasione dello tsunami in Giappone del 2011: visto che quella tragedia naturale causò anche la fuoriuscita di materiale radioattivo dalla centrale di Fukushima, occorreva sapere se i propri cari o amici stessero bene o fossero rimasti coinvolti da questi eventi. Da allora, poi, il safety check era stato introdotto anche in occasione dei terremoti in Nepal, Perù ed Afghanistan e degli attentati parigini del 13 Novembre 2015.

Il funzionamento di questo safety check è semplice ed agisce su base geolocalizzata: nel caso l’app Facebook riscontri che l’utente si trova in una zona colpita da una calamità naturale o da un attentato, gli viene chiesto se stia bene: in caso affermativo, la risposta – trasformata in notifica – giunge ai suoi amici e familiari. Nel caso l’utente coinvolto non possa rispondere ma i suoi contatti siano certi della sua messa in sicurezza, saranno quest’ultimi a poter instradare la notifica testé citata.

Come sappiamo, questo sistema – visto di recente in opera anche in occasione degli attentati a Bruxelles – è stato messo in funzione anche un paio di giorni fa quando un terrorista si è fatto esplodere, in uno stadio, alla fine di una partita che si era svolta a Lahore, la seconda città più popolosa e importante del Pakistan (la prima è la capitale Islamabad). Ecco, anche in questo caso, lo staff di Zuckerberg ha prontamente attivato il safety check anche a favore delle persone coinvolte in questo nuovo attentato, solo che la richiesta di accertamento “Stai bene? L’esplosione ha coinvolto anche te?” è arrivata a diversi utenti sparsi nel mondo (alcuni anche in Italia).

Facile immaginare il panico che una tale notifica ha causato in chi l’ha ricevuta. Facebook ha spiegato che il problema si è presentato a causa di un bug nell’algoritmo di geolocalizzazione del safety check e che hanno lavorato prontamente per risolverlo. Nel frattempo, Facebook si è scusata con “chiunque abbia ricevuto per errore tale notifica”.

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