Spagna esclusa da Google News a causa della nuova legge sui media

In seguito all'approvazione in Spagna della nuova legge sul diritto d'autore che impone agli aggregatori di notizie di pagare i proprietari dei contenuti, il gigante di Mountain View ha deciso di cancellare del tutto la versione spagnola di Google News

Spagna esclusa da Google News a causa della nuova legge sui media

Non è la prima volta che Google News, il famoso aggregatore di notizie gestito dal colosso di Mountain View, si trova al centro di polemiche e richieste di risarcimento da parte di svariate associazioni del settore media. Alla notissima piattaforma gestita da Google viene contestato di lucrare sul lavoro degli editori senza riconoscere loro alcuna ricompensa. Si tratta di una questione che ha trovato ampia risonanza in diversi stati europei dove molte categorie di settore hanno fatto la voce grossa chiedendo a Google risarcimenti milionari.

Sebbene in altre occasioni il colosso della rete abbia cercato il dialogo e una mediazione sulle richieste avanzate, pare proprio che in quest’ultima occasione abbia deciso di modificare radicalmente la propria politica. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la stata la recente legge sul diritto d’autore approvata in Spagna che andrà in vigore dal prossimo primo gennaio. Tale legge obbliga gli aggregatori di notizie a pagare un contributo ai produttori dei contenuti seppure venga pubblicato anche solo uno stralcio o una porzione ridottissima dei loro articoli. Una decisione netta e senza possibilità di appello, introdotta a detta di molti commentatori grazie alle notevoli pressioni lobbystiche da parte dell’Asociaciòn de Editores de Diarios Espanoles (AEDE) ovvero l’associazione che raggruppa i maggiori esponenti nel settore media della Spagna.

Come anticipato, la reazione di Google è stata ferma e perentoria. Sul blog di Richard Gingras, responsabile di Google News, è comparso un breve post che annuncia la sospensione della versione spagnola del servizio a partire dal prossimo 15 dicembre senza fornire ulteriori delucidazioni in merito. Si tratta di una decisione che ha suscitato un vespaio di polemiche ed aspre discussioni tra i sostenitori della nuova legge e coloro che sostengono l’assoluta correttezza dell’operato di Google.

Molti commentatori sostengono che mediante questa scelta così radicale Google abbia deciso di far pesare la sua assenza, forte dell’esperienza maturata negli ultimi tempi in Germania. Anche in questo caso, a seguito delle solite polemiche, il gigante di Mountain View aveva deciso di escludere uno ad uno tutti gli editori tedeschi che si erano lamentati, editori che nel giro di breve tempo sono ritornati con la coda tra le gambe a chiedere di essere riammessi in quanto l’esclusione dal noto aggregatore aveva provocato un abbassamento notevole del numero di lettori delle loro testate on-line.

 

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