Sisma devastante nel centro Italia. Ecco la pronta reazione del web

Nel corso della notte, un terremoto di magnitudo 6 che ha raso al suolo interi paesi dell'Italia centrale. La Rete si è attivata diramando richieste di aiuto, informazioni utili, appelli, e fornendo tanta vicinanza umana alle popolazioni colpite.

Sisma devastante nel centro Italia. Ecco la pronta reazione del web

Come ampiamente noto, purtroppo, durante la notte del 24 Agosto 2016, si è verificato un fortissimo terremoto nel reatino, nel centro Italia. Secondo i primi rapporti, sembra che l’epicentro sia stato nella cittadina di Accumoli, ad appena 4 km di profondità, circostanza questa che ha generato un sisma di magnitudo 6 particolarmente distruttivo. Inutile dire che, alla velocità fulminea del bit, il web si è subito attivato.

Tutto è successo intorno alle 3 e mezza di notte. Diversi utenti di Facebook e Twitter si sono resi conto, da vibrazioni e boati, che qualcosa non andava. Poi, verso le 3.36 la consapevolezza: un terremoto fortissimo, così forte che il capo della Protezione Civile ha parlato di intensità pari a quello dell’Aquila, una consapevolezza emersa anche in Rete.

Sui principali social si è subito fatto un accostamento all’altro grande terremoto del Centro Italia, quello de L’Aquila, sia per forza devastante (“come a L’Aquila nel 2009”), che per orario: in tal senso l’ex cestista di Seria A ed attuale produttrice cinematografica Annalisa Zanierato ha parlato di nottata di paura verso le 3.30, il “solito orario” (all’Aquila il terremoto era stato alle 3.32 mentre nel caso di oggi si parla delle 3.36).

Parimenti, dopo la consapevolezza dell’evento, sono partite e son state re-indirizzate via social anche le richieste di aiuto. Le più drammatiche sono venute da Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, altra città praticamente rasa al suolo, e dall’Avis di Rieti che ha sottolineato come, a causa del terremoto di questa notte, serva sangue, tanto sangue e di tutti i gruppi possibili. A tal scopo, sarà possibile donare il proprio all’ospedale De Lellis di Rieti portando il documento d’identità ed il codice fiscale. Palazzo Chigi, dal canto suo, sta facendo girare – a rotazione – i numeri della Protezione Civile cui rivolgersi e diversi privati utenti della Rete lanciano appelli a togliere le password dalle reti wireless della zona onde consentire a tutti una più celere comunicazione in un momento così drammatico.

Facebook, immancabile presenza in altri episodi di forza maggiore, ha già attivato il safety check. Lo strumento in questione, già attivato durante gli ultimi attacchi terroristici ed anche in altri cataclismi naturali, nel solo 2015 ha permesso a 950 mila persone di tranquillizzare un proprio caro sulla propria messa in sicurezza ed anche in questo frangente si rivelerà particolarmente utile.

Immancabili, infine, gli episodi di preghiera da parte di utenti di tutta la Rete, anche dall’estero ove si è preso consapevolezza dell’entità del terremoto. In molti, con gli opportuni tag, stanno pregando per una parte d’Italia improvvisamente cancellata dal terremoto e per chissà quanti bambini ed anziani rimasti sotto le macerie, forse ancora vivi, nella speranza di un pronto soccorso.

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