I piani segreti di Facebook per creare l’assistente virtuale perfetta

Facebook ha recentemente acquistato Wit.ai, una startup attiva nel settore del riconoscimento del linguaggio naturale. Per molti analisti si tratta dell'ennesimo tassello rivolto alla costruzione di un servizio tipo Siri di Apple

I piani segreti di Facebook per creare l’assistente virtuale perfetta

Facebook ha appena messo a segno l’ennesima acquisizione di una startup operante nel settore del riconoscimento del linguaggio naturale. Secondo numerosi analisti si tratta di un’operazione da inquadrare nella strategia di Facebook sempre più rivolta verso l’intelligenza artificiale e l’interazione vocale dell’utente con la propria piattaforma.

L’ultima preda del colosso dei social network si chiama Wit.ai, una piattaforma dove più di 6.000 sviluppatori lavorano ad uno dei più raffinati e sofisticati sistemi di riconoscimento del linguaggio naturale. La notizia dell’acquisizione è stata annunciata direttamente dai fondatori della startup: Alexandre Lebrun, Willy Blandin e Laurent Landowski mediante il blog ufficiale della società.

I tre imprenditori si sono detti particolarmente entusiasti dell’operazione sottolineando come l’entrata in un gruppo delle dimensioni di Facebook permetterà alla loro creatura di accelerare notevolmente i piani di sviluppo al fine di creare un’esperienza utente davvero unica ed innovativa. “La missione è connettere chiunque e costruire esperienze straordinarie per quel miliardo e 300 milioni di utenti che già popolano la piattaforma. Una tecnologia che capisca il linguaggio naturale è una bella fetta della scommessa. Per questo crediamo di poter dare una mano”, questo uno dei passaggi salienti del post che non mancherà di incuriosire tutti i fan del noto social network.

Stando alle indiscrezioni trapelate dagli addetti ai lavori oltre che dagli stessi proprietari di Wit.ai, la piattaforma continuerà a godere di una notevole libertà decisionale in merito alle strategie  e ai piani di sviluppo. L’intento primario di Facebook non è il semplice incapsulamento del know-how di Wit.ai quanto di continuare a sostenere lo sviluppo  della piattaforma oltre che coinvolgere nei progetti più avanzati gli sviluppatori di punta della stessa.

Nei piani di Facebook non vi è il solo sviluppo di un sistema come Siri di Apple, Cortana di Microsoft o Google Now del gigante di Mountain View ma la creazione di un meccanismo di sintesi vocale in grado di analizzare e comprendere il linguaggio naturale per consentire all’utente un’interazione quanto più possibile naturale e allo stesso tempo innovativa con la miriade di servizi e funzionalità messe a disposizione dal più grande dei social network esistenti. Se Facebook riuscirà nel suo intento solo il tempo potrà dircelo. Al momento i presupposti ci sono tutti e data la caparbietà del suo fondatore sono in molti a scommettere che ben presto tutto ciò diventerà realtà.

Continua a leggere su Fidelity News